Addio al sindacalista Ticà: "Ha difeso questo territorio"

Collegiata di Montecassiano gremita per il funerale del 70enne morto in un incidente in moto. I ricordi commossi della famiglia e dei colleghi.

Addio al sindacalista Ticà: "Ha difeso questo territorio"

Addio al sindacalista Ticà: "Ha difeso questo territorio"

Un addio pieno di commozione ha salutato, ieri pomeriggio nella chiesa Collegiata di Montecassiano, il 70enne Domenico Ticà, storico sindacalista della Cgil. I fazzoletti e le bandiere rosse del sindacato e le casacche giallo fosforescente della protezione civile hanno riempito di colori la cerimonia. "Un uomo speciale, rigoroso, ricco di sani ideali, sempre vicino ai più svantaggiati – lo ha ricordato la moglie Simonetta –, un sano combattente, un pacifista. Ce ne sono di motivi per essere orgogliosi di te, e lo siamo. Faremo tesoro di ciò che ci hai trasmesso". Anche la figlia Silvia, a nome pure della sorella Elisa, ha voluto salutare il padre: "Non siamo mai stati una famiglia di chiacchieroni, non esternavamo tanto, ma ti volevamo e ti vogliamo un bene immenso". "Domenico è stato una presenza costante per tutti coloro che in questi decenni si sono occupati di questioni di lavoro nel nostro territorio – ha sottolineato Daniele Principi, segretario provinciale della Cgil, per la quale era presente anche il segretario regionale Maurizio Santarelli –. I tantissimi messaggi di stima e affetto che gli sono stati tributati in questi dolorosi giorni danno la migliore rappresentazione di come si possa svolgere un mestiere di parte come quello del sindacalista ed essere apprezzato non solo dai lavoratori, ai quai ci si rivolge e che hanno sempre riconosciuto a Domenico un’instancabile energia e una competenza fuori dall’ordinario, ma anche dalle altre organizzazioni sindacali, dalle controparti, dalle istituzioni e dalle stesse aziende. Nella sua carriera in Cgil, dagli inizi degli anni Ottanta, Domenico ha sempre svolto la sua missione con la consapevolezza che il sindacato è uno strumento potentissimo in mano ai lavoratori, ma che deve essere anche in grado di orientarli nelle scelte e nelle battaglie e che le stesse, oltre a mirare alle conquiste di parte, non devono mai perdere di vista l’obiettivo ultimo dello sviluppo e della crescita complessiva dell’intera società. Domenico ha passato gran parte della sua vita in Cgil nella Filtea, poi divenuta Filctem, una categoria che ha amato con tutto se stesso. Ha legato il suo nome alle più importanti vertenze nel settore della calzatura e dell’abbigliamento, difendendo posti di lavoro e costruendo le basi per il miglioramento delle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori e del progresso di un pezzo di economia che ha contribuito enormemente alla crescita del nostro territorio. Era impossibile non apprezzare la meticolosa preparazione delle trattative e delle assemblee, la lucidità di pensiero nell’affrontare problemi complessi e la ricerca delle soluzioni per tutelare meglio i diritti dei lavoratori che rappresentiamo. Altrettanto impossibile non apprezzarne le qualità umane. Il suo cruccio, nell’ultima fase, è sempre stato il rapporto tra sindacato e politica. Non scorderò le lunghe discussioni sulla necessità che azione sindacale e azione politica riannodassero un filo comune, nell’idea che le riforme di cui i lavoratori hanno bisogno possano realizzarsi solo in questo modo. Ogni parola di queste discussioni è stata un dono prezioso di cui faremo per sempre tesoro". Alla cerimonia hanno preso parte i sindaci Leonardo Catena e Mauro Romoli, esponenti del Pd e sindacalisti anche di altre sigle, i volontari della protezione civile, il gruppo di motociclisti, i tantissimi amici.