"Approccio ideologico, sarebbe una follia. Meglio gli autovelox"

La scelta di Bologna di ridurre il limite di velocità a 30 km/h sta suscitando dibattito. A Macerata, l'assessore alla sicurezza ritiene che sarebbe impraticabile e dannoso per l'inquinamento. Propone invece l'installazione di autovelox fissi in zone sensibili.

"Approccio ideologico, sarebbe una follia. Meglio gli autovelox"

"Approccio ideologico, sarebbe una follia. Meglio gli autovelox"

Sta facendo molto discutere la scelta, presa dal comune di Bologna, di mettere il limite di velocità a 30 chilometri orari in larga parte della città; una soluzione del genere sarebbe possibile a Macerata? "Sarebbe una follia – spiega l’assessore alla sicurezza con delega alla polizia locale, Paolo Renna –, per due motivi essenziali. Innanzitutto, l’inquinamento che si verrebbe a creare. I motori delle auto, girando a regimi più bassi, emettono molti più gas nell’aria di quanto fanno con un normale limite di 50 km/h. Poi c’è un aspetto pratico della questione, ossia che le pattuglie della polizia locale dovrebbero continuamente monitorare le auto per far rispettare il divieto. Nei centri urbani gli incidenti avvengono per altri fattori, in primis la distrazione alla guida".

"Abbiamo fatto degli attraversamenti pedonali più evidenti e installeremo autovelox su strade extraurbane su cui avvengono più incidenti. La sicurezza stradale è altro, il limite a 30 km/h è una ragione ideologica, non risolve il problema. Andrebbe a mio avviso modificato il codice della strada e credo che il governo ci stia lavorando. Con autovelox fissi, in prossimità di scuole, supermercati o luoghi sensibili, in Austria si va a 30. I cittadini sono informati che lì ci sono i rilevatori di velocità, e le multe sono di 30 o 35 euro, non si parla di togliere punti o ritirare la patente. Serve a dire: bisogna andare piano". A Villa Potenza, dentro borgo Peranzoni, la zona 30, con degli accorgimenti strutturali, era stata provata nel 2014.

"I 30 chilometri orari di Villa Potenza non hanno fatto rilevare cambiamenti nella viabilità. Inoltre – spiega l’assessore –, il codice della strada, per giustificare la differenza tra la velocità rilevata e quella segnata dal contachilometri della vettura, tollera 5 km/h in più del limite. Una zona che semmai andrebbe, previa modifica del codice della strada che non permette di mettere autovelox nei centri abitati, fatta diventare zona 30 è quella delle casermette, con le scuole, o su via Cioci. Ma come controllare il rispetto del limite se non è possibile mettere autovelox? Senza contare appunto il fattore inquinamento, che per le auto ai bassi regimi inquinano di più. La questione numerica del personale, poi, fa la differenza. Mettere pattuglie a controllare quel limite significherebbe lasciare indietro il grandissimo lavoro che c’è da fare".

l. f.