"Bene l’estensione, adesso però non va escluso nessun Comune"

Sindaci soddisfatti, ma prudenti: "Non essere inseriti sarebbe un altro danno per imprese e privati". Tapanelli di Sefro: "Sono state riconosciute le istanze dei territori, speriamo ci siano risorse sufficienti"

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Bene l’estensione dello stato di emergenza per l’alluvione alle zone maceratesi, ma ora i sindaci interessati aspettano di conoscere nel dettaglio quali Comuni saranno inclusi e quante risorse saranno stanziate. Soprattutto quelli che non sono proprio limitrofi alla provincia di Ancona. Va precisato che non esiste ancora un elenco di Comuni; nello stato di emergenza si parla di territorio provinciale di Ancona, Pesaro Urbino e adesso Macerata. Seguirà una successiva valutazione in base alle schede di rilevazione del danno per la creazione del ’perimetro alluvionale’. "Bene l’estensione dello stato di emergenza ai Comuni maceratesi colpiti dall’alluvione di settembre -commenta il sindaco di Montecassiano, Leonardo Catena -. Mi auguro che Montecassiano sia tra quelli inseriti, alla luce dei danni subiti dal Comune e dai privati, cittadini e imprese. Abbiamo stilato schede per gli interventi di somma urgenza su poco meno di 20 strade per 150mila euro che non saranno sufficienti per il ripristino delle frane più importanti. Diversi cittadini ci hanno contattato per chiedere come poter richiedere un risarcimento dei danni subìti. E non essere inseriti nell’elenco dei Comuni del ’cratere alluvionale’ significherebbe escludere non solo il Comune ma anche imprese e privati".

"La novità è sicuramente soddisfacente dal punto di vista politico, anche perché sono state accolte le istanze dei territori, supportate dalla Regione e dal presidente Francesco Acquaroli – prosegue il collega di Sefro, Pietro Tapanelli -. Abbiamo ancora poche informazioni, ma speriamo che, al di là della perimetrazione geografica, ci siano le risorse per il ripristino dei danni, in particolare per le infrastrutture viarie, essenziali in territori già abbastanza isolati come i nostri". "Solo per i lavori di somma urgenza sono stati spesi, in tutta la regione, circa 80 milioni di euro – interviene il sindaco di Treia, Franco Capponi -. Ora si parla di 1,1 milioni di euro del Fondo per le emergenze nazionali, per far fronte ai primi interventi di soccorso e assistenza alla popolazione e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture. Penso sia solo l’inizio perché il conto dei danni nei vari Comuni è milionario. Geograficamente Montefano, Cingoli, Appignano, Apiro, Poggio San Vicino, Esanatoglia e Matelica dovrebbero rientrare nel perimetro. Ma gli altri?". "Non essendoci una lista – aggiunge il primo cittadino di Camerino, Roberto Lucarelli –, penso ci sia possibilità ampliare su parte del territorio. In base alle segnalazioni, sarà definita la perimetrazione. Alla luce dei danni che abbiamo subìto, confidiamo nel giusto riconoscimento. Il milione 100mila euro credo sia solo indicativo, poi sarà in base alla ricognizione e alla rendicontazione dei danni". "L’estensione dello stato di emergenza è la notizia che stavamo aspettando con ansia – conclude il sindaco di Cingoli, Michele Vittori -. Una decisione necessaria, da parte del governo, che ci rincuora. Attendiamo di conoscere nel dettaglio gli sviluppi".