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Cronaca

"Bisogna agevolare gli stabilimenti ad accettare di più gli animali"

Cervellini, Legambiente: "Sta ai Comuni permettere agli operatori spazi dog friendly. L’area del Babaloo è protetta".

"Bisogna agevolare gli stabilimenti  ad accettare di più gli animali"

"Bisogna agevolare gli stabilimenti ad accettare di più gli animali"

di Giorgio Giannaccini

"Le spiaggie libere tra Porto Potenza e Civitanova appartengono a un’area floristica protetta, quindi i cani non ci possono stare. Però, è ora che i due Comuni cerchino di agevolare gli operatori balneari che vogliono diventare dog friendly". Lo afferma l’ecologo vegetale Marco Cervellini, referente del circolo Legambiente di Civitanova. E’ lui a intervenire sul caso di poche settimane fa, quando una coppia di turisti perugini è stata multata per 200 euro dalla polizia locale, perché si era recata nella spiaggia libera dietro all’ex Babaloo con al guinzaglio il loro beagle Bella. "Dal 2014 fino al 2022, ho coordinato una convenzione con il Comune di Civitanova per l’area floristica protetta 48, che è in condivisione con Potenza Picena – dice Cervellini –, e fu istituita con legge regionale. Per questo nel 2021 venne elevata a Civitanova una multa da mille euro sempre a dei turisti umbri, perché il regolamento comunale vieta l’accesso dei cani nell’arenile. Ho letto la notizia della recente multa sulla spiaggia dietro al Babaloo, tuttavia quel tratto rientra nell’area protetta". Sempre Cervellini, fa anche altre considerazioni. "In primis c’è un regolamento regionale e dopo quello comunale, e tra l’altro di applicano le stesse restrizioni – aggiunge –. Va sottolineato, poi, che in una spiaggia protetta un cane potrebbe andare disturbare la fauna, mangiando le uova. Perciò, l’esigenza è quella di favorire oggi tutte le concessioni demaniali che si vogliono aprire ai parametri dog friendly. Almeno a Civitanova diversi stabilimenti sono registrati e lì ci si può portare il cane, in quanto sono state applicate delle misure che permettono la deroga. Come Legambiente, dico che il regolamento per le aree protette deve essere rispettato. Mentre per quelle in concessione, è fondamentale che l’amministrazione pubblica incentivi gli operatori balneari che vogliono diventare dog friendly, perché il numero delle persone che hanno i cani sta aumentando".