Blengini e il nuovo corso della Lube "Stagione eccellente e a testa alta"

Il coach: "Abbiamo ottenuto risultati che all’inizio potevano sembrare miraggi. Un rammarico: gara1 della finale"

Qualche giorno dopo gara5 e la prima finale scudetto persa in carriera da capoallenatore, la prima da condottiero Lube dopo 3 trionfi, coach Gianlorenzo Blengini è tornato a parlare del campionato appena conclusa. Lo ha fatto intervenendo a Radio Arancia, emittente partner del club di Civitanova, ri-analizzando sia il duello tricolore con Trento che l’intera stagione 2022-23.

Nel tecnico piemontese prevalgono orgoglio e soddisfazione e non piuttosto rammarico o delusione. "Il bilancio stagionale è più che positivo - ha esordito - la squadra ha mostrato carattere nel superare le difficoltà e nell’adattarsi al turnover, ai cambi di moduli e di ruoli. Staccare il pass per la Champions League e disputare a testa alta una finale scudetto poteva sembrare un miraggio all’inizio del nuovo percorso, con un team rivoluzionato e pieno di giovani. Con queste basi mi sento di definire eccellente il risultato in un torneo così duro ed equilibrato. Per chi volesse degli esempi concreti, Cisterna, nona e fuori dai playoff per il tricolore, in regular season ha preso un punto alla BLM Group Arena e ha battuto in casa Trento, mentre Taranto che si è salvata a fine prima fase, ha vinto i due match con Verona, quinta, che stava per eliminarci nei quarti".

Tema della chiacchierata radiofonica anche gli aggiustamenti tattici fatti da gara3 contro Verona per aumentare l’efficacia della ricezione. "Da allenatore ho aderito a un progetto per valorizzare i giovani – ha proseguito Blengini - se parliamo della ricezione, ho lavorato molto per aiutare Bottolo, Nikolov e Yant a progredire in quel fondamentale. Abbiamo mosso i primi passi con questo presupposto, quando si sposa una linea di lavoro va rispettata. Progressivamente, prima di cambiare modulo, Zaytsev è stato coinvolto in ricezione senza snaturare i percorsi degli atleti citati. Nelle fasi clou della post season, quando non c’era più da progettare, è passata in primo piano la ricerca del risultato a tutti i costi e ho optato per il miglior equilibrio possibile".

Il rimpianto per il tecnico, al di là dell’infortunio dello "zar" all’inizio del terzo atto di finale, riguarda il primo round della resa dei conti a Trento. "L’esperienza mi porta a dire che gara1 sia quella in cui la squadra di casa soffre mediamente di più - ha concluso coach Gianlorenzo Blengini -. Noi abbiamo messo in difficoltà i gialloblù all’esordio, ma non abbiamo colto delle chance".

Andrea Scoppa