Cartoline e baci in un libro dedicato a Claudio

L’avvocato Gaetani racconta il gesto d’amore in memoria del figlio pubblicato grazie anche agli insegnamenti di Ciarrocchi e Natalucci

Cartoline e baci in un libro dedicato a Claudio

Cartoline e baci in un libro dedicato a Claudio

di Ennio Ercoli

Aurelio Ciarrocchi, Giuseppe Natalucci e Roberto Gaetani: tre personaggi per conoscere la storia di Civitanova dall’Ottocento ad oggi. Nero su bianco, nell’intramontabile carta stampata, il pensiero del terzetto nel raffinato libro – con un’antologia di 30 poesie sul tema, 31 cartoline e foto d’epoca, oltre 99 disegni – dal titolo "Il Bacio, i bacilli... e compagnia bella!" (pp. 320), curato dall’avvocato Gaetani, appassionato di storia, politica e letteratura francese. Il volume è dedicato al figlio Claudio, esperto di cinema e teatro, scomparso improvvisamente l’8 settembre "senza potersi confrontare con queste impressioni del tempo che passa".

Avvocato Gaetani, quale è stato lo spunto per questo suo ottavo libro?

"Nel mondo di oggi con i giovani – e non solo – impegnati costantemente su Internet e al cellulare mi è scattata l’idea rimirando una cartolina degli anni Venti di Tito Corbella, con due innamorati che si baciano romanticamente, la quale ispirò il sedicenne Arnoldo Ciarrocchi, studente alla Scuola del libro di Urbino, per un’incisione che stampò il padre Aurelio, poeta in vernacolo e tipografo a Civitanova Alta. Con cartoline giocate sul tema del bacio ho intervallato i testi".

Come mai dai codici maneggiati per professione è passato alle cartoline?

"Nel 1998, quando Enrico Lattanzi organizzò "Carta Canta" nello smantellato "Ente Fiera" (c’è rimasto solo l’arco, ndr) ebbi modo di conoscere e frequentare il mondo dei collezionisti. Ho iniziato con le cartoline di paesaggio su Civitanova, poi è venuto molto altro anche perché in 20 anni ho preso parte a sgroppate ciclo-turistiche estive nelle varie capitali europee". Quante cartoline ha attualmente?

"Svariate e svariate migliaia. Senza accorgermene sono diventato il più consistente collezionista marchigiano".

Ciarrocchi è stato un po’ il capostipite di queste digressioni sul bacio?

"Ha stampato una "Conferenza" sul bacio quando aveva 48 anni. Si era sposato nel 1916. La sua opera che ho ristampato era "una spensierata divagazione sul tipo di cartoline assai diffuso all’epoca", contrassegnate da atteggiamenti sempre più passionali".

L’opera di Ciarrocchi solleticò però l’orgoglio di Giuseppe Natalucci, che controreplicò con la pubblicazione di "Baci e bacilli".

"Natalucci, medico condotto a Porto Civitanova dal 1893 al 1926, era nato a Recanati nel 1860. Il padre Domenico faceva il tipografo da noi. Ne ha studiato la figura Pier Luigi Cavalieri. In Corso Umberto aveva aperto una "Casa di pronto soccorso". Con il suo opuscolo – senza citare Ciarrocchi – volle rintuzzare le testi di quest’ultimo. Con il suo scritto, molto dotto, volle dimostrare il suo spessore culturale. Natalucci è stato il personaggio più in voga a Porto Civitanova negli ultimi 20 anni della sua permanenza in città".

La terza voce del libro è la sua "...e compagnia bella!"

"Ho svolto divagazioni dei rapporti di coppia alla luce delle cartoline successive e dell’attuale costume sociale profondamente cambiato, dall’epoca napoleonica e quindi dal dopoguerra ad oggi".