PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

"C’era stata una segnalazione ai Servizi sociali Ora vogliamo capire cosa non ha funzionato"

L’assessore D’Alessandro: i Canullo non erano in carico al Comune, ma io stessa indirizzai al nostro sportello un cittadino che mi parlò di loro

Migration

di Paola Pagnanelli

"La famiglia non era seguita dai servizi, ma una segnalazione formale c’era stata, e ora dobbiamo capire che fine abbia fatto. Non possiamo sottovalutare quello che è successo: è un dramma senza pari". L’assessore e vice sindaco Francesca D’Alessandro vuole fare chiarezza in merito alla morte di Eros Canullo, di sua moglie Angela Maria Moretti e del figlio Alessandro, ritrovati cadaveri in casa loro a mesi di distanza dalla morte.

Assessore, quando si è saputo cosa era successo tutti ci siamo chiesti se la famiglia fosse seguita dai servizi sociali. Lo erano?

"Non erano in carico ai nostri uffici. Ci sono vari percorsi di assistenza: per chi ha bisogno di aiuti economici, anche con i fondi regionali, o per chi ha problemi di disabilità. Ma non erano in nessuno di questi circuiti né in quelli dell’ambito sociale".

Alcuni volontari che avevano aiutato Alessandro Canullo in casa sembra avessero segnalato il disagio crescente della famiglia. Le risulta?

"Di queste segnalazioni non so nulla. Approfondiremo, ma credo che di formale non ci sia niente. Però una segnalazione specifica e formale c’era stata. Il 28 maggio un maceratese chiese espressamente di parlare con me, io lo incontrai e lui mi raccontò delle difficoltà di queste tre persone, per i diversi problemi di salute che avevano. Io stessa lo indirizzai al nostro sportello che si occupa di questo tipo di problemi, per mandare la domanda al settore più consono. Da quanto so, gli assistenti sociali hanno tentato di contattare i parenti della famiglia Canullo, ora stiamo cercando di capire come siano andate poi le cose".

E intanto tre persone sono del tutto scomparse.

"Questo è sconcertante. Ho fatto diverse riunioni con le associazioni, a Santa Croce poi c’è una rete molto efficiente, ma dobbiamo fare squadra ancora di più. A una città piccola come questa è sfuggita la vita di tre persone, è un dato drammatico e incredibile. È choccante non solo dal punto di vista umano, ma anche istituzionale. Il Covid ha sicuramente aggravato tante cose, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e su questo dobbiamo confrontarci. Dobbiamo cercare di far emergere questa zona grigia, di fragilità psicologica. Stiamo pensando a un progetto che intercetti questo tipo di difficoltà in collaborazione dell’Area vasta. Poi con i fondi della Regione stiamo studiando un progetto di mediazione familiare, per sostenere le famiglie con difficoltà relazionali. Infine vogliamo potenziare il triage sociale, perché la platea dei bisognosi si è allargata".

Va bene, ma serve a poco se poi le segnalazioni cadono nel vuoto, come sarebbe accaduto in questo caso.

"Non c’è dubbio, infatti dobbiamo capire cosa sia successo. La segnalazione c’era stata e ci pone un interrogativo serio, non ce lo possiamo nascondere. I servizi sociali lavorano bene, ma c’è da ripensare tutto. Tre persone sono morte".