Come evitare le truffe, i consigli dei carabinieri dal pulpito delle chiese

I carabinieri della Compagnia di Tolentino forniscono consigli anti-truffa agli anziani in chiesa, in collaborazione con le diocesi. Iniziative simili si terranno nelle prossime settimane nell'entroterra maceratese.

Come evitare le truffe, i consigli dei carabinieri  dal pulpito delle chiese

Come evitare le truffe, i consigli dei carabinieri dal pulpito delle chiese

I carabinieri della Compagnia di Tolentino in chiesa per fornire consigli e informazioni ai cittadini, in particolare agli anziani. Gli incontri, nell’ambito della campagna promossa dal comando generale dell’Arma e caldeggiata anche dal prefetto Isabella Fusiello, mira soprattutto a prevenire le odiosissime truffe in danno dei più deboli. I comandanti di stazione, con la collaborazione dei parroci e delle diocesi, al termine della messa domenicale sono saliti sull’altare, illustrando delle semplici precauzioni che si possono adottare per difendersi, e spiegando i trucchi più comuni usati dai truffatori, che si spacciano per avvocati, appartenenti alle forze di polizia, impiegati dei servizi di fornitura di acqua gas e energia elettrica. In questi casi, può essere utile manifestare l’intenzione di controllare, chiamare il 112 e soprattutto non consentire a nessun estraneo di entrare in casa prima di aver fatto tutte le verifiche. Nessuno chiede denaro a casa, men che meno dopo l’incidente di un familiare. I luogotenenti Gaetano Barracane (nella foto) a Tolentino, Massimiliano Lucarelli a San Severino, Donato Carrieri a Sarnano e Gualdo, Giuseppe Semeraro a Belforte, Rosario Cianci a Urbisaglia e Patrizio Tosti a Caldarola e Serrapetrona, i marescialli Mignogna a San Ginesio, e Paradisi a Penna San Giovanni e Monte San Martino hanno incontrato le persone nelle parrocchie, nei circoli per anziani e negli oratori, distribuendo anche materiale divulgativo. Analoghe iniziative saranno svolte nelle prossime settimane per aiutare i nonni a non cadere nella trappola di malintenzionati che sempre più spesso si aggirano nell’entroterra maceratese.

Paola Pagnanelli