PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Coppia rapinata in via Mozzi. A giudizio un giovane tunisino

Una delle vittime aveva inseguito e bloccato il presunto complice, oggetto di un procedimento separato

Coppia rapinata in via Mozzi. A giudizio un giovane tunisino

Coppia rapinata in via Mozzi. A giudizio un giovane tunisino

Accusato di aver rapinato una coppia in via Mozzi, sarà processato ad aprile il 27enne di origini tunisine Khaled Baazaaoui. Procedimento separato invece per il presunto complice, Saif Heni, che aveva dichiarato di essere minorenne e invece si è rivelato poi maggiorenne. L’episodio era avvenuto il 23 gennaio del 2022 alle 2 di notte.

Una coppia residente in città stava tornando a casa, dopo aver cenato in un ristorante del centro. Quando erano arrivati in via Mozzi, con un pretesto erano stati avvicinati da due giovani. Approfittando del buio e del fatto che a quell’ora non ci fosse un’anima in giro, all’improvviso i ragazzi avevano aggredito la donna, prendendola per i capelli e strattonandola fino a farla cadere a terra. Mentre uno dei due malviventi minacciava con una bottiglia l’uomo, perché non corresse in aiuto della moglie, l’altro le aveva sfilato il cellulare dal giaccone, e poi tutti e due erano corsi via. Ma nonostante lo choc e la preoccupazione per la compagna, l’uomo si era lanciato dietro ai due, e dopo averli inseguiti era riuscito a bloccare il più giovane. Aveva quindi chiamato la polizia, e poco dopo Heni era stato arrestato. In seguito, con le indagini si sarebbe arrivati anche a Baazaaoui, nordafricano residente in città, accusato anche lui della rapina. Per quest’ultimo ieri mattina si è tenuta l’udienza preliminare. L’avvocato difensore Olindo Dionisi ha eccepito in via preliminare la nullità di tutti gli atti del procedimento, poiché non erano stati tradotti nella lingua madre dell’imputato, precisando che il tunisino comprendeva molto a fatica l’italiano e che lo stesso difensore aveva difficoltà a dialogare con lui. Il giudice Giovanni Manzoni ha però rilevato che secondo la polizia il giovane era in grado di comprendere la nostra lingua e quindi ha respinto l’eccezione e ha accolto invece la richiesta del pubblico ministero Rita Barbieri, disponendo il processo per l’imputato: la prima udienza è stata fissata per il 9 aprile.

Per Heni invece, che aveva dichiarato di essere minorenne, era partito un procedimento davanti al tribunale per i minori. Ma gli accertamenti successivi hanno chiarito la sua data di nascita, svelando che aveva compiuto già i 18 anni. Perciò gli atti sono tornati alla procura di Macerata e il procedimento è in corso. Il ragazzo è difeso dall’avvocato Gianluca Gattari.