Corso Cavour e Cairoli, caos traffico: "Quasi 300 multe da inizio anno"

I numeri dell’assessore Renna: "Servirebbero nuove assunzioni di vigili, ma la legge ce lo impedisce"

Corso Cavour e Cairoli, caos traffico: "Quasi 300 multe da inizio anno"

Corso Cavour e Cairoli, caos traffico: "Quasi 300 multe da inizio anno"

Corso Cavour e corso Cairoli al centro di controlli mirati per garantire la sicurezza di automobilisti e pedoni. Dall’inizio dell’anno, infatti, sono state già 291 le sanzioni elevate dalla polizia locale per diverse violazioni. Il punto è stato fatto dall’assessore Paolo Renna rispondendo a un’interrogazione, presentata dal consigliere Alessandro Marcolini (Pd), in cui si chiedevano "interventi mirati nelle due principali vie della città. In alcuni momenti, come apparso anche di recente nella cronaca, il traffico è talmente elevato da creare forti disagi, sia per gli utenti della strada che per i pedoni, soprattutto durante le ore di punta e durante gli orari di ingresso e uscita delle scuole, anche a causa di veicoli in sosta in zone vietata". "Delle tre pattuglie della polizia locale che abbiamo a disposizione – ha spiegato l’assessore Renna –, una è deputata al rilevamento degli incidenti e, visto che nel 2023 se ne sono verificati 350, garantisco che si tratta di un’attività impegnativa e costante. Le altre due pattuglie, a volte anche a piedi, vengono indirizzate spesso in corso Cavour e corso Cairoli tanto che, da inizio anno, sono state 218 le sanzioni elevate in corso Cavour e 73 in corso Cairoli. Da quando abbiamo predisposto maggiori controlli, però, abbiamo visto che le sanzioni sono in calo, perché probabilmente anche i cittadini hanno capito che c’era qualcosa che non andava bene". L’assessore non ha nascosto la necessità di voler fare di più, ma i vigili a disposizione del Comune sono pochi. "Stiamo facendo il massimo con le forze che riusciamo a mettere in campo – ha aggiunto –, anzi ringrazio gli agenti per tutto quello che fanno. Ma servirebbero nuove assunzioni che non possiamo fare perché così è previsto dalla legge". All’appello si è aggiunto anche Marcolini. "Se servono più agenti per garantire la sicurezza – ha detto –, dobbiamo impegnarci per richiederli".