Cresce l’export nel Maceratese

Nel 2023 le esportazioni marchigiane hanno raggiunto quasi 20 miliardi di lire, in calo rispetto al 2022 ma in crescita rispetto al 2019. La provincia di Macerata ha registrato un aumento dell'export, confermando la vitalità del settore. Le principali destinazioni delle esportazioni italiane sono Germania, Stati Uniti, Francia, Spagna e Svizzera. Le regioni più vocate al commercio estero sono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, con Milano in testa per l'export provinciale.

Cresce l’export nel Maceratese

Cresce l’export nel Maceratese

Nel 2023 le esportazioni marchigiane hanno sfiorato i 20 miliardi di lire: 3 in meno rispetto al 2022, ma 7,5 in più rispetto al 2019, il livello pre covid. In questo contesto, l’export della provincia di Macerata l’anno scorso si è attestato sui 2 miliardi e 170 milioni, in aumento di 67 milioni sul 2022 e di 438 sul 2019 (il 25% in più). Risultati confortanti, anche se in live rallentamento nella prima parte dio quest’anno. E’ quanto rileva una indagine dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre. A livello generale italiano, la Germania (74,6 miliardi), gli Stati Uniti (67,3 miliardi), la Francia (63,4 miliardi), la Spagna (32,9 miliardi) e la Svizzera (30,5 miliardi) sono le prime cinque destinazioni delle nostre esportazioni. Le vendite nei Paesi appena richiamati incidono per il 43 per cento di quelle totali. A livello regionale le aree più vocate al commercio estero sono state la Lombardia (163,1 miliardi di euro), l’Emilia Romagna (85,1 miliardi) e il Veneto (81,9 miliardi): insieme fanno più della metà dell’export italiano. Milano guida la classifica delle province con la maggiore predisposizione all’export. Nel 2023 nel capoluogo regionale lombardo il commercio estero è stato pari a 57,9 miliardi di euro: praticamente tanto quanto la Toscana e il doppio del Lazio. Seguono, sempre a livello provinciale, Torino (29,6 miliardi), Vicenza (23 miliardi), Bergamo (20,7 miliardi) e Brescia (20,6 miliardi). In queste cinque realtà territoriali, tutte posizionate lungo l’autostrada A4, si produce quasi un quarto (24,3%) dell’intera produzione nazionale di beni esportati all’estero. Tuttavia, chi stabilisce se un prodotto italiano è esportabile oppure no? Nella stragrande maggioranza dei casi i titolari di una azienda decidono di internazionalizzarsi perché hanno colto l’importanza di vendere all’estero per aumentare la marginalità e credono nel proprio prodotto, perché rispecchia l’italianità apprezzata in tutto il mondo.