Demolizione ex scuola, il comitato va avanti: "Pronti a protestare con una raccolta firme"

Demolizione ex scuola, il comitato va avanti:  "Pronti a protestare con  una raccolta firme"

Demolizione ex scuola, il comitato va avanti: "Pronti a protestare con una raccolta firme"

"Nei prossimi giorni faremo un secondo incontro e quindi ci costituiremo ufficialmente, in modo da studiare le iniziative da mettere in campo, tra cui quella di aprire una raccolta firme. Noi rimaniamo dell’idea il Comune non deve abbattere l’ex scuola in piazza Douhet, perché in tal modo l’edificio potrà essere convertito in una casa delle associazioni, che a oggi manca a Porto Potenza". Si può riassumere così l’assemblea pubblica di mercoledì sera, svolta nella sede della Pro Loco in piazza della Stazione, che ha visto protagonisti i referenti del "Comitato apolitico per il centro civico Porto Potenza". Erano una quarantina i cittadini che hanno partecipato e diversi sono stati gli interventi del pubblico. A fare da relatori c’erano i portavoce del gruppo, e cioè Pierpaolo Pierucci, Francesco Forti (preside di quella scuola dal 1979 al 2009) e Mario Ottaviani (ex presidente della locale Pro loco). Insomma non vogliono di certo mollare la presa e anzi, come è noto, la loro richiesta è di stoppare il progetto del Comune, che vuole demolire la scuola di piazza Douhet a Porto Potenza (inutilizzata dopo il sisma del 2016) per costruire al suo posto un parcheggio. Questo, malgrado il sindaco Noemi Tartabini ha dichiarato che il Comune intende proseguire con il progetto di abbattere il vecchio istituto scolastico. "Si è deciso di andare avanti con la protesta, e a breve formeremo un direttivo (con circa 10-15 persone) – spiega Pierucci –. Poi, scriveremo uno statuto e presenteremo la richiesta ufficiale per costituirci in un comitato vero e proprio. Vogliamo sottolineare che la relazione del 2016 sulle criticità della scuola in piazza Douhet, non tiene conto delle nuove e innovative tecniche per il miglioramento sismico degli edifici, che costerebbero appena 200 euro al metro quadrato. E permetterebbero di riportare l’edificio nella classe d’uso 3. Non solo – aggiunge ancora Pierucci –, in quel documento non è riportata nessuna dichiarazione sull’inagibile dello stabile. Infatti, l’ex plesso scolastico è in buone condizioni sotto il profilo statico. Il problema, invece, riguarda la dinamica e la sofferenza al terremoto dello stabile, che risultano critiche. La soluzione sarebbe quella di installare delle strutture elastiche in ferro, ma per farlo servirebbe prima attuare una nuova indagine ingegneristica, per capire se tali componenti sono idonee. Ed è proprio questa la nostra richiesta".

g. g.