Dopo il restauro torna agibile la chiesa della frazione Moscosi

Il vescovo Marconi presiede la riapertura della chiesa di San Nicola a Moscosi, Cingoli, chiusa per 7 anni dopo il terremoto del 2016. Presenti autorità e comunità, con focus su San Nicola come paciere. Complimenti per il restauro e speranza di riprendere le tradizioni locali.

Dopo il restauro torna agibile la chiesa della frazione Moscosi

Dopo il restauro torna agibile la chiesa della frazione Moscosi

"La storia del restauro è stata lunga e complicata, con una serie d’imprevisti e di momenti difficili che si sono accumulati nel tempo e che sono sempre dietro l’angolo". Questa è stata una delle considerazioni espresse dal vescovo Nazzareno Marconi nell’omelia pronunciata durante la solenne concelebrazione eucaristica da lui presieduta per solennizzare la riapertura della chiesa parrocchiale della frazione Moscosi di Cingoli, dedicata a San Nicola di Bari, rimasta chiusa per oltre sette anni a causa delle lesioni provocate dal terremoto del 2016. Col presule (nella foto) i sacerdoti delle due Unità pastorali cingolane, monsignor Decio Cipolloni originario di Moscosi e visibilmente commosso, il sindaco Michele Vittori, Filippo Saltamartini vice presidente e assessore alla sanità della Regione. Nella gremita navata, coinvolgente una corale animazione liturgica, anche l’assessora municipale Cristiana Nardi. Il vescovo ha poi incentrato il suo sermone sulla figura di San Nicola di Bari per cui grande è la devozione nel mondo: "Ha tenuto uniti oriente e occidente, dobbiamo tenere nel cuore la bellezza di avere nel nostro territorio un Santo paciere, pregandolo particolarmente soprattutto in questi giorni molto travagliati". Ringraziando chi ha collaborato, Comune e Regione, ha rivolto un grato pensiero, come pure il parroco don Patrizio, alla signora Merina Cocilova che, inagibile la chiesa, ha messo a disposizione un ampio locale della sua abitazione per officiare le funzioni religiose. Vittori ha unito un augurio: "Moscosi ha il suo circolo che favorisce la socialità, la chiesa è riaperta, quindi manca solo una cosa: ci lasciamo, con la promessa che dal prossimo anno nella frazione si possa riprendere a organizzare la tradizionale festa, come avveniva nel passato". E Saltamartini, da parte della Regione, si è complimentato per la desiderata attuazione del felice evento, associandosi alla lieta gratificazione per la comunità.

Gianfilippo Centanni