"Doppi o tripli incarichi, è arrivato il momento di revocarli"

Forte fermento all'Ast di Macerata: sindacati pronti al confronto con la nuova direzione, chiedono impegni precisi su questioni cruciali. Nuovi regolamenti e tavoli tecnici in vista, focus su ospedale, informatizzazione e reclutamento. Richiesta di proroga contratti a tempo determinato e revoca incarichi ad interim.

"C’è grande fermento nell’Ast di Macerata", scrivono Marcello Evangelista e Andrea Santavicca, rispettivamente segretario regionale e territoriale della Uil, che si dicono pronti al confronto con la nuova direzione dell’Ast, ma chiedono impegni precisi su tutte le questioni cruciali. "Non ci è sfuggito il fatto che, forse per la prima volta dopo tanti anni, il direttore generale si sia rivolto ad ogni dipendente dell’Ast di Macerata, chiamando tutti indistintamente "colleghi", con una lettera aperta in cui ciascuno è stato messo a conoscenza dei programmi e delle azioni che verranno messe in campo" . Tanti i fronti aperti. "Dopo la firma dei contratti integrativi – sottolineano – la nuova direzione continua a incontrare i sindacati per affrontare specifiche materie. Nei giorni scorsi è stato sottoscritto l’accordo che definisce il nuovo regolamento per la mobilità interna, con tante novità, tutte particolarmente attese per chi vorrà spostarsi all’interno della stessa Azienda. La direzione ha poi annunciato l’avvio dei tavoli tecnici propedeutici per definire specifici istituti contrattuali, come ad esempio una nuova regolamentazione sull’orario di lavoro. Fondamentale al riguardo sarà il confronto sul piano del fabbisogno del personale e sul piano occupazionale". Intanto, Evangelista e Santavicca hanno sollecitato l’Ast a prorogare, almeno fino a ottobre, tutti i contratti a tempo determinato in scadenza nel mese di aprile, "quanto meno per assicurare la fruizione delle ferie estive a tutti". Quanto agli obiettivi strategici, secondo la Uil , "al centro c’è sicuramente il nuovo ospedale, ma anche il potenziamento dell’informatizzazione, il potenziamento e l’implementazione delle Case della salute e degli ospedali di comunità, l’adeguamento e la messa in sicurezza degli ospedali e da ultimo, ma non per importanza, il reclutamento del personale". Apprezzamento, infine, per il fatto che dopo tanti anni si sia deciso di colmare anche la grave carenza di dirigenti amministrativi. "Una situazione al limite, che ha fatto spesso discutere e che ha fatto anche scalpore per il sistema dei doppi o tripli incarichi ad interim e qualche lauto stipendio di troppo. Oggi è tempo di revocarli senza indugio anche per dare spazio alle nuove professionalità".