
Un momento della conferenza stampa di Eli Group
Il Gruppo editoriale Eli, storico punto di riferimento dell’editoria scolastica italiana, ha perfezionato l’acquisizione dell’80 per cento di Edinumen, casa editrice spagnola con sede a Madrid, leader nel settore della didattica della lingua spagnola a livello globale. Il restante 20 per cento della società rimarrà nelle mani della famiglia Ramos, con José María Ramos Arroyo confermato nel ruolo di amministratore delegato.
A spiegare l’importante accordo sottoscritto è Giuseppe Casali, presidente di Eli Group Tecnostampa, che ha tracciato anche la storia dell’azienda che quest’anno compie l’importante traguardo dei 50 anni dalla sua fondazione, avvenuta a opera di don Lamberto Pigini, affermandosi come leader nell’editoria per la scuola primaria e un riferimento per la produzione umanistica e linguistica nelle scuole secondarie. Per tutta la presentazione del progetto in sala si è sentito presente lo spirito di don Lamberto Pigini, una mente illuminata che aveva a cuore l’educazione dei ragazzi anche alle lingue straniere. A portare un saluto e i complimenti della Regione l’assessore alla cultura e istruzione Chiara Biondi e Diego Mingarelli, presidente Confindustria della provincia di Ancona. "Con i nostri testi – ha spiegato Michele Casali, Ceo del Gruppo Eli – studiano nella scuola primaria in Italia circa un milione e mezzo di bambini ogni anno. Ma abbiamo da sempre, da quando siamo stati fondati, una vocazione internazionale ed esportiamo testi per insegnamento in lingua straniere in oltre 80 paesi, distinguendoci come unico editore italiano con un’impronta realmente internazionale".
L’ingresso di Edinumen nel Gruppo Eli segna una tappa fondamentale in un percorso di espansione che, solo pochi mesi fa, aveva visto la firma di un accordo strategico con la Società Dante Alighieri per promuovere l’italiano come lingua straniera (Ils) a livello mondiale. "Perché abbiamo fatto questa operazione? I motivi sono due – spiega Casali –. Il primo è quello dell’inesorabile e costante calo demografico: si stima che nel 2030 il mercato scolastico in Italia peserà circa il 20 per cento in meno di quello che pesava nel 2020. Il secondo è la caratteristica del mercato editoriale italiano, che per anni è stato composto da piccole e medie imprese che però, soprattutto in coincidenza del passaggio generazionale, hanno deciso di chiudere o di cedere a gruppi più grandi. Quindi, incrociando il calo demografico e la concentrazione, al gruppo è stato chiaro che era necessario ingrandirsi. Non a caso dal 2006 a oggi abbiamo perfezionato quattro acquisizioni, tutte sul mercato italiano, e poi abbiamo guardato all’estero. Grazie a questa nuova acquisizione, il catalogo linguistico del gruppo si arricchisce ulteriormente, spaziando dall’inglese al cinese, passando per il russo, il tedesco, il francese e ora consolidando la posizione nello spagnolo".
Asterio Tubaldi