"Ex scuola, demolizione da bloccare"

Gaballo (Pd) contro il progetto di Tartabini: "Se vinceremo le elezioni faremo di tutto per fermare l’intervento"

"Ex scuola, demolizione da bloccare"

"Ex scuola, demolizione da bloccare"

"La demolizione dell’ex scuola di piazza Douhet a Porto Potenza è stata fissata per il periodo appena dopo le elezioni di giugno, forse perché la giunta Tartabini ha paura di perdere voti, vista la scelta impopolare. Ma se noi vinceremo, faremo di tutto per fermare quell’intervento". Sono le provocazioni che lancia l’ingegnere Tommaso Gaballo, membro del direttivo locale del Pd. Il riferimento è al progetto avviato dal Comune di Potenza Picena che prevede l’abbattimento della vecchia scuola in piazza Douhet, per farci al suo posto un parcheggio. Ma ciò ha provocato (da diversi mesi) la contestazione del Comitato apolitico per il centro civico Porto Potenza, che invece vorrebbe convertire lo stabile in una casa della associazioni. E di recente si è mossa Italia Nostra Macerata, che ha chiesto pubblicamente di non demolire quell’edificio in quanto progettato dal noto architetto, Marone Marcelletti. Però, adesso, pure i Dem appoggiano questa battaglia.

"A fine marzo – dichiara Gaballo –, il Comune ha sottoscritto il contratto d’appalto con l’impresa per la demolizione dell’ex scuola elementare di piazza Douhet. Entro 45 giorni dalla firma del contratto dev’essere dato l’avvio dei lavori, che prevedono la demolizione e la realizzazione di un parcheggio al posto della scuola". Tuttavia, ecco che arrivano le aspre polemiche dell’esponente del Pd. "È un intervento non condiviso dalla maggioranza della cittadinanza – sostiene Gaballo -, per questo il Pd e il comitato civico lo hanno da sempre contestato. E anzi riconoscono a quel fabbricato un forte elemento identitario per l’intera comunità di Porto Potenza che vi ha passato l’infanzia, e una naturale vocazione a diventare un centro civico a servizio della città".

Eppure il suo affondo non finisce di certo qui. "Stando così le cose – osserva Gaballo –, rivolgo una provocazione alla giunta Tartabini: se credete tanto in questo progetto perché non partite con la demolizione prima delle elezioni? Non sarà che l’Amministrazione, consapevole dell’impopolarità di questa scelta, teme che ciò possa farle perdere voti alle elezioni di giugno e quindi tergiversa? Noi al contrario, se avremo il sostegno dei cittadini – sottolinea ancora Gaballo –, confermiamo da subito che avvieremo immediatamente una ricognizione sul progetto e faremo tutto il possibile per bloccare l’opera così come è stata concepita, impegnandoci a cambiare il destino dell’edificio".