"Ex scuola, miglioramento sismico oneroso"

Struttura in piazza Douhet verso la demolizione, Tartabini: "Bisognerebbe investire 4 milioni, risorse che superano il valore dello stabile"

"Ex scuola, miglioramento sismico oneroso"

"Ex scuola, miglioramento sismico oneroso"

di Giorgio Giannaccini

"Il miglioramento sismico nell’ex scuola in piazza Douhet era difficoltoso e molto oneroso già nel 2016. A oggi non possiamo permetterci di tenere in vita una struttura così fatiscente. Ma Porto Potenza avrà comunque spazi di condivisione". Il sindaco Noemi Tartabini è ormai decisa ad andare avanti nel progetto, finanziato con i fondi del Pnrr, che prevede di demolire la scuola in piazza Douhet (inutilizzata dopo il sisma del 2016) per costruire al suo posto un parcheggio. Queste parole arrivano dopo che il primo cittadino si era incontrata nei giorni scorsi con i referenti del Comitato Apolitico per il Centro Civico di Porto Potenza, che invece chiedevano di fermare l’abbattimento della vecchia struttura scolastica, in modo da creare là dentro un centro civico. Ma la Tartabini aggiunge che malgrado tutto Porto Potenza avrà i suoi spazi per l’associazionismo: "Verranno rinnovati gli spazi che hanno ospitato l’ex cinema Florida – afferma e avremo la disponibilità dei locali della Fondazione Divina Provvidenza entro due anni. E una porzione della ex scuola elementare, nello specifico l’ex palestrina, di costruzione più recente rispetto al resto dell’edificio, che verrà ristrutturata perché sussistono le condizioni". Quanto alla decisione di abbattere due blocchi su tre della vecchia scuola, la Tartabini ricorda che l’edificio venne chiuso a seguito di uno studio sulla vulnerabilità sismica. "La relazione ha evidenziato un indice di rischio sismico pari a 0,1 rispetto all’indice 1, e come la vita residua (sismica) del fabbricato e il tempo di intervento risultassero, già allora, inferiore o pari a un anno – osserva ancora il sindaco –. Contestualmente il documento afferma che vista la bassa qualità dei materiali esistenti, il miglioramento sismico del complesso edilizio è economicamente svantaggioso. Si tratterebbe di investire intorno ai 4 milioni di euro. Risorse che superano il valore reale dello stabile. Riaprire oggi l’ex scuola senza prevedere gli interventi necessari alla sicurezza di chi andrebbe ad occuparla è assolutamente impraticabile. In quanto edificio pubblico, le condizioni di miglioramento sismico riguarderebbero qualsiasi destinazione, anche quella di centro civico. Per quanto riguarda la parte che sarà abbattuta, la cubatura non verrà cancellata dal piano regolatore. Ciò significa che un domani, in presenza delle risorse necessarie, sarà possibile valutare un nuovo edificio in quel sito".