Ex scuola primaria Gigli, appaltati i lavori

Ad aggiudicarsi l’opera la ditta teramana Coccia Vincenzo srl. Il sindaco Bravi: "Ottima notizia dopo un percorso complicatissimo"

Ex scuola primaria Gigli, appaltati i lavori

Ex scuola primaria Gigli, appaltati i lavori

di Antonio Tubaldi

"Eppur si muove". L’ex scuola Gigli a Recanati, edificio chiuso nel 2009 in seguito al terremoto a L’Aquila e abbattuto nei primi mesi del 2019, muove faticosamente, passetto dopo passetto, il suo iter per la ricostruzione. Ora c’è da registrare finalmente l’aggiudicazione dell’appalto, dopo il via libera dell’Anac, alla ditta Coccia Vincenzo s.r.l. con sede legale in Mosciano Sant’Angelo (Teramo), vincitrice fra le cinque diverse imprese che avevano partecipato al bando. "Davvero una bella notizia a conclusione di un percorso complicatissimo – commenta il sindaco Antonio Bravi –. I ringraziamenti e i complimenti a tutti quelli che hanno sempre lavorato per raggiungere l’obiettivo e ci hanno creduto". Come si ricorderà l’appalto partiva da una base d’asta di ben 7 milioni e 600mila euro (inizialmente, nel lontano 2019, si parlava di 3 milioni e mezzo circa) e ora i lavori sono stati aggiudicati per la cifra totale netta di 4.927.200,99 euro oltre Iva e cassa previdenziale. Non è tanto l’offerta economica proposta ad aver determinato la scelta dell’aggiudicazione che, anzi, è stata la più alta fra le cinque, ma è stata la progettazione tecnica proposta ad aver ottenuto il punteggio più alto, ben 68,300 punti rispetto agli altri che si sono attestati fra i 57 e i 35 punti. In modo particolare alla commissione sono piaciute le proposte di miglioramento dei percorsi di accesso, di alcuni locali da adibire ad attività extrascolastiche e dell’area esterna oltre che per la sistemazione del tetto-piazza previsto nel progetto della nuova scuola. Il nuovo edificio sarà realizzato nella stessa area, dove era il vecchio risalente agli anni ’50, fra via Cesare Battisti e via del Donatore e i soldi per la sua ricostruzione arrivano per circa sei milioni dalla Regione dai fondi per la ricostruzione del terremoto del 2016 e il resto dal conto termico del Gse (Gestore dei servizi energetici). Alla fine sarà una scuola innovativa – si legge nella delibera regionale – di circa 2.260 metri quadrati, costruita su un’area catastale di circa 3.430 metri quadrati di proprietà comunale, dimensionata per due sezioni con 10 aule per l’attività didattica ordinaria, mensa e locali connessi, suddivisa su due piani fuori terra ed una palestra, dall’elevata efficienza energetica, a consumo quasi zero, con un tetto che diventerà una terrazza panoramica destinato ad attività ludiche e motorie, oltre che al possibile utilizzo come spazio pubblico. In molti in città, comunque, continuano a nutrire dubbi sull’opportunità di ricostruire la scuola in quell’area a ridosso del centro storico, con una viabilità difficile e convulsa, almeno in certe ore del giorno, stretta fra alcune case e il parcheggio del centro città, senza un’area verde o impianti sportivi a disposizione degli alunni.