Faraci: "Non sono razzista e non ho incarichi"

Sul caso del post pro Acerbi, l’esponente di FdI chiarisce: strumentalizzazione per colpire Tartabini e Acquaroli

"Mi sono dimesso da tempo e mi hanno anche accusato di essere razzista, quando non lo sono: è stata tutta una strumentalizzazione del Pd". Rompe il silenzio Celestino Faraci, ormai ex coordinatore di Fratelli d’Italia a Potenza Picena, che nei giorni scorsi si era reso autore di un commento social – a dir poco scomposto – sul caso del presunto insulto razzista rivolto dal calciatore dell’Inter, Francesco Acerbi, al difensore del Napoli, Juan Jesus. Nello specifico, lui aveva scritto su Facebook "Però se ti diceva sporco italiano era tutto lecito. Avanti così Acerbi", trovando presto le critiche del centrosinistra. "Mi trovo a chiarire una polemica diventata di carattere politico, ma che di politico ha ben poco – afferma Faraci -. Mi preme precisare che, da tempo, ho rassegnato le dimissioni da coordinatore di FdI e a oggi non ricopro alcun incarico. Detto ciò, ancora una volta, per fini di campagna elettorale, non si è esitato a strumentalizzare una situazione che non ha nulla di politico, mettendo in piedi un attacco personale e tacciandomi di essere razzista, cosa che non sono affatto. Atteggiamento ancor più scorretto da parte del Pd, poiché tramite una mia presa di posizione si è voluto colpire, in maniera subdola, sia il sindaco Tartabini che il governatore Acquaroli".

g. g.