Flash mob contro la variante Cristallo

Domenica mattina in via Neruda è previsto anche un incontro pubblico: "No a quello scempio urbanistico"

Flash mob contro la variante Cristallo

Flash mob contro la variante Cristallo

Procede la raccolta di firme contro la variante Cristallo, che trasforma la collina di Costa Martina in edificabile per la realizzazione di un supermercato. All’azione di proselitismo presso i cittadini sta partecipando anche una parte del mondo del centrodestra, anche quello vicino a Fratelli d’Italia e che non ha condiviso la scelta del gruppo consiliare (escluso Roberto Pantella) di votare a favore del progetto in consiglio comunale. Apertamente impegnato nella petizione il coordinamento del centrosinistra che domenica alle 11 si ritroverà in via Neruda per un incontro all’aperto e pubblico, in cui si discuterà dell’impatto della variante su quella fetta di territorio. "Sarà un flash-mob – spiegano – per protestare contro la delibera del consiglio comunale con cui l’amministrazione Ciarapica ha stravolto il piano regolatore autorizzando una variante per la trasformazione delle aree in zona Villa Eugenia con una superficie di 13.521 mq confinata fra via Giovanni XXIII, via Guareschi e Manzoni e via Costa Martina". Il coordinamento del centrosinistra parla di "scempio urbanistico. È importante sapere che nel Prg l’area era destinata ad attrezzature e impianti di interesse generale, quindi parchi, giardini, orti urbani, attrezzature pubbliche, area agricola con funzione di stabilizzazione del rapporto tra zone coltivate e zone fortemente antropizzate". La variante autorizza l’Immobiliare Cristallo a realizzare 3.200 mq così ripartiti: 2.450 mq commerciale e 750 mq direzionale. "Vengono ammesse anche le residenze che devono essere localizzate ai piani superiori degli edifici" rivela il centrosinistra che boccia tutto l’impianto della variante "perché l’attuazione della previsione urbanistica potrebbe aumentare il rischio per la salute e per l’ambiente, come da parere dell’Asur e della Provincia di Macerata". La conclusione è che "non c’è bisogno dell’ennesimo centro commerciale, ce ne sono fin troppi, alcuni in stato di abbandono. Dal 2017, progressivamente, il consumo di suolo consentito ha trasformato una superficie equivalente a circa 18 campi da calcio, da agricola o incolta a impermeabile (dati Ispra). La perdita di aree verdi produrrebbe un gravissimo danno per la qualità della vita a favore del guadagno di pochi che aumenteranno i propri profitti". Meglio quindi "un progetto verde, che soddisfi anche l’esigenza di una mobilità urbana sostenibile e garantisca percorsi pedonali e tratti ciclo pedonali di qualità e sicuri". Al flash-mob ci sarà anche un banchetto per la raccolta di firme e verranno donati ai partecipanti sacchetti contenenti ghiande di leccio.