REDAZIONE MACERATA

"Forte e amorevole, sei stata un esempio"

Una folla ha dato l’addio a Matilde Brualdi Clementoni. Ricordato il suo impegno in azienda, ma anche per le missioni dei Cappuccini

Una folla ha dato l’addio a Matilde Brualdi Clementoni. Ricordato il suo impegno in azienda, ma anche per le missioni dei Cappuccini

Una folla ha dato l’addio a Matilde Brualdi Clementoni. Ricordato il suo impegno in azienda, ma anche per le missioni dei Cappuccini

La cattedrale di San Flaviano ieri mattina stracolma di amici, parenti, dipendenti dell’azienda e istituzioni, per l’ultimo saluto a Matilde Brualdi, vedova di Mario Clementoni, con cui fondò nel 1963 la famosa ditta di giocattoli Clementoni S.p.A. A ringraziare tutti ha pensato la figlia Patrizia, che ha voluto condividere una preghiera molto cara alla mamma, "l’ultima che abbiamo recitato insieme". Tante le testimonianze per tratteggiare Matilde, "una donna – ha detto il figlio Giovanni – che è riuscita a mettere sempre le persone davanti alle cose. È una sorta di mantra con cui ci ha educato, il suo pragmatismo sorridente, il suo essere sempre visibilmente forte ma comprensiva, visibilmente energica ma amorevole. È stata per tutti noi un esempio in famiglia, ma io so quanto sia stato un esempio per tante altre persone". Un tratto del suo carattere ricordato anche da padre Francesco dei Cappuccini che ha voluto ricordare "quello che Matilde ha fatto per noi, poveri frati, e per le missioni in Africa. Le siamo grati a nome di tanti bambini e tanta gente, anche lontana da questo posto". Padre Gianfranco Priori in un post ha ricordato come Matilde facesse parte col marito Mario degli amici delle missioni dei Cappuccini: "Per tanti anni abbiamo camminato insieme sulle strade della solidarietà lasciando tracce indelebili di amore nella nostra missione in Etiopia".

A ricordarla sull’altare, a nome dei tanti nipoti, è stata Susanna, figlia di Stefano: "Oggi celebriamo la vita di una donna straordinaria, la nostra nonna Titti che aveva il dono speciale di saper ascoltare con il cuore e offrire parole di conforto e di incoraggiamento nei momenti giusti. La tua assenza si farà sentire profondamente, ma il tuo spirito vibra in noi ogni giorno. Cara nonna Titti, ti salutiamo con un sorriso nel pensarti insieme a nonno Mario, lo stesso sorriso che avevi tu ogni volta che lo vedevi". Sull’altare sono saliti anche un’ex dipendente dell’azienda, Anna Bertini, che le ha dedicato una poesia in dialetto, e l’avvocato Paolo Tanoni. Con lei Tanoni ha condiviso il lavoro e ha ricordato il sorriso che riusciva a mantenere anche quando "hai dovuto tenere a bada la forza centrifuga di un marito imprenditore innovatore che girava il mondo o una famiglia complessa. Hai interpretato il tuo ruolo in maniera straordinaria riuscendo a contemperare i tuoi slanci verso la fede e la tua laicità verso la società". Infine il saluto del sindaco di Recanati, Emanuele Pepa che, pur non avendola conosciuta, le ha riconosciuto il merito di quello che ha dato alla città: "Il più grande risultato che non è mai scontato è di aver creato una splendida, grande famiglia compatta. Stefano, Patrizia, Pierpaolo, Giovanni, siete esempio per la città, ma soprattutto per i vostri figli".

Asterio Tubaldi