GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

Furia del mare, si contano i danni: "Ora ci serve lo stato d’emergenza"

Il sindaco Michelini dopo le violente mareggiate del giorno di Pasquetta che hanno divelto la pavimentazione del lungomare: "Occorre l’impegno di tutte le autorità per superare la situazione".

Furia del mare, si contano i danni: "Ora ci serve lo stato d’emergenza"

Furia del mare, si contano i danni: "Ora ci serve lo stato d’emergenza"

"Ieri, ci siamo attivati per coinvolgere ogni autorità competente e farci riconoscere uno stato emergenziale, che possa facilitare le operazioni di ripristino necessarie e garantire un minimo di sicurezza". A dirlo è stato il sindaco Andrea Michelini all’indomani dalla grossa mareggiata che ha divelto la pavimentazione del lungomare centro-sud, a poca distanza dalla foce del Potenza, oltre ad aver risucchiato la spiaggia situata nella zona nord di Scossicci. Insomma, il primo cittadino portorecanatese è davvero preoccupato per via degli ingenti danni provocati della furia del mare che si è scatenata a Pasquetta. Tant’è che il tratto finale del lungomare Marinai d’Italia, vicino alla lottizzazione Torri d’avvistamento, è stato transennato dai volontari del gruppo comunale di Protezione civile, perché alcuni pezzi di marciapiede e carreggiata sono finiti sul litorale.

"A causa delle violentissime mareggiate che si sono verificate nei giorni scorsi e lunedì, la nostra costa ha subito dei danni molto ingenti nelle sue infrastrutture pubbliche e private – dice Michelini –. Sia a nord che a sud registriamo danni alle strade e un’erosione che ha letteralmente fatto scomparire tratti di spiaggia. Già da lunedì, la nostra Protezione civile è stata allertata per mettere in sicurezza le zone dove il mare aveva compiuto la sua disastrosa azione erosiva. Sempre a Pasquetta – aggiunge il primo cittadino – abbiamo provveduto a informare le autorità regionali competenti di quanto stesse accadendo. Vi terremo aggiornati sullo sviluppo degli eventi. Non è stata una Pasqua felice per la nostra cittadina. Ora, per rimediare ai danni provocati dal mare, occorre l’impegno di tutti e il poter contare pienamente sulla sensibilità degli organi sovraordinati". Nel frattempo cresce pure la rabbia degli operatori balneari di Scossicci, in quanto il mare è arrivato fino alla balaustra che sta a protezione del lungomare Scarfiotti. "È sparita la spiaggia libera di circa 300 metri che era presente tra lo chalet Davide e il mio balneare – dice Andrea Marcelli, titolare del Barracuda Fish Bar –. Tuttavia, il problema dell’erosione era già in atto da febbraio. E allora mi chiedo: dopo i tanti proclami di Regione e Comune sui nove milioni di euro che sono arrivati per realizzare le scogliere, perché l’intervento non è partito prima in previsione dell’estate? Anzi, non abbiamo mai aggiornamenti in merito e adesso vorremmo avere qualche spiegazione dalle istituzioni".