LORENZO FAVA
Cronaca

Gioco di squadra per la sicurezza: "Puntiamo sulla prevenzione"

La ricetta di questore e prefetto al confronto organizzato dall’Associazione nazionale polizia

Gioco di squadra per la sicurezza: "Puntiamo sulla prevenzione"

Gioco di squadra per la sicurezza: "Puntiamo sulla prevenzione"

"Vorrei essere il questore della gente, incontrandola e dandole ascolto. Non credo qui ci siano criticità particolari, va fatta arrivare la percezione della sicurezza". Il questore Luigi Silipo ha incontrato la comunità alla parrocchia Santa Madre di Dio; ha parlato, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine, del sindaco Sandro Parcaroli e del nuovo prefetto Isabella Fusiello, di partecipazione alla legalità, motivando anche alcune scelte di ordine pubblico come la recente chiusura per sette giorni del bar La Rotonda o l’aver voluto un elicottero di sicurezza per la partita di calcio Maceratese-Civitanovese di qualche tempo fa. Il parroco don Carlos Munoz Caceres ha aperto l’incontro, moderato dall’ex questore Giorgio Iacobone (presidente dell’Anps, l’Associazione nazionale polizia di Stato, che ha organizzato il faccia a faccia) e durante il quale sono intervenuti anche Romeo Renis e i rappresentanti delle comunità marocchina e siriana, ricordando come "la sicurezza riguarda tutti. Anche qui in canonica sono entrati a rubare".

Il prefetto Isabella Fusiello si è espressa: "Sostengo che la sicurezza sia un bene di cui si devono occupare le forze di polizia, ma deve essere partecipato da tutti i cittadini, con responsabilità e senso civico. Non si possono avere pattuglie ad ogni angolo, il controllo deve essere attivo con iniziative, anche da parte di comitati, perché gli spazi liberi non vengano occupati da chi vive nell’illegalità". "Se vogliamo una città più sicura, bisogna agire in sinergia con le forze dell’ordine – ha ricordato l’assessore alla sicurezza Paolo Renna –, l’apporto della cittadinanza in ottica sicurezza è fondamentale". Il questore ha parlato dell’utilizzo dell’elicottero: "È un simbolo di sicurezza, un deterrente a difesa della gente per bene che va allo stadio per divertirsi. È stato utilizzato perché qualche stupido non mettesse in pericolo gli altri. Il problema dei costi, che mi è capitato di leggere online, è inesistente. Gli elicotteristi devono volare per un tot di ore, che sia per servizio, come in questo caso, o in esercitazione. Sulla chiusura del bar nei pressi dei giardini, la Rotonda – ha ricordato anche sollecitato dalle parole di don Carlos, che aveva nominato l’episodio in apertura –, vorrei dire che la sicurezza partecipata prevede rendere vivibile l’ambiente, chiamare prima che succedano episodi spiacevoli, non dopo. Gli esercenti devono fare in modo che l’attività sia sicura, se si trovano in difficoltà nel cacciare certi soggetti, queste chiusure possono essere un incentivo a farlo".