FRANCO VEROLI
Cronaca

I dati sul lavoro giovanile: "Trend in miglioramento"

L’analisi di Confartigianato: tasso in crescita di due punti rispetto al 2022 "Bene le imprese gestite da under 35, il cambio di passo è già in atto".

I dati sul lavoro giovanile: "Trend in miglioramento"

I dati sul lavoro giovanile: "Trend in miglioramento"

In un contesto che vede pericolosamente ridursi la fascia di popolazione compresa tra i 15 e i 34 anni, lo scenario che emerge da un dettagliato report di Confartigianato Imprese su giovani e lavoro evidenza in provincia di Macerata (ma anche in quelle di Fermo e Ascoli) luci e ombre. Il dato macroscopico è che in vent’anni i giovani maceratesi (15-34 anni) sono diminuiti di quasi 15mila unità e sono passati dai 74.592 del 2004 ai 59.823 del 2024. Non a caso le imprese impiegano oltre sei mesi per trovare il 13,7% delle risorse umane loro necessarie, un divario che pesa per ben 66 milioni di euro. Il tasso di occupazione giovanile (under 35 anni) è sì in crescita, visto che nel 2023 ha raggiunto il 48,5%, due punti in più rispetto al 2022, ma rimane forte il numero dei "Neet", cioè dei giovani che non lavorano e non studiano. C’è invece una certa dinamicità per quel che riguarda il mondo dell’imprenditoria giovanile. In provincia di Macerata le imprese gestite da under 35 sono 2.675, il 7,8% del totale (più di Fermo che è al 6,9%, e di Ascoli che è al 6,7%), 781 delle quali sono guidate da donne (il 29,2% del totale delle imprese giovanili).

Nelle imprese artigiane la presenza dei giovani è ancor più forte: quelle alla cui testa ci sono under 35 sono il 31,1% un terzo del totale. Una situazione in cui è in atto un marcato passaggio generazionale: nel periodo 2016 – 2022 il 10,1% delle imprese maceratesi ha registrato il passaggio di testimone, mentre l’11,8% lo farà nei prossimi cinque anni. "Quello che vediamo – sottolinea – Enzo Mengoni, presidente territoriale Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli, Fermo – è che l’occupazione under 35 sta avendo una certa vitalità ed è per lo più in ripresa. Andamento discreto, perché bisogna sottolineare che non andiamo così veloci come la media regionale e nazionale. Invece, dobbiamo credere e puntare sulle potenzialità dell’imprenditoria giovanile, visto che le realtà gestite da under 35 hanno una rilevanza significativa nelle nostre province. Soprattutto quelle guidate da giovani imprenditrici. Attenzione, quindi, perché un cambio di passo è già in atto. È fondamentale allora, mai come adesso mettere in campo tutte le azioni utili ad incentivare l’occupazione giovanile riducendo così anche il preoccupante dato sui giovani che non studiano, non lavorano, non si formano. Sotto questo aspetto siamo presenti con Imprendere Srl, nostro ente di formazione, nell’ampio progetto "Neet Stop", che vede capofila la Cooperativa Il Faro".