I luoghi e i personaggi della Resistenza:: "Conosciute le storie di Depangher e Bivash"

A San Severino, la via intitolata a Mario Depangher rivela la storia della Resistenza locale, guidata dalla Banda Mario. Attraverso una passeggiata guidata, gli studenti scoprono i luoghi simbolo di coraggio e sacrificio durante la lotta contro il nazi-fascismo.

I luoghi e i personaggi della Resistenza:: "Conosciute le storie di Depangher e Bivash"

I luoghi e i personaggi della Resistenza:: "Conosciute le storie di Depangher e Bivash"

A San Severino c’è una via intitolata a Mario Depangher dove uno di noi ragazzi ha la propria casa, ma non ci siamo mai chiesti chi fosse quest’uomo fino a quando abbiamo fatto una passeggiata in paese in "Ricordo della Resistenza". La nostra guida Donella Bellabarba, presidente della sezione Anpi, ci ha spiegato che anche a San Severino subito dopo l’8 settembre 1943 inizia la Resistenza armata. È l’istriano Mario Depangher, inviato al confino a San Severino, che inizia ad organizzare incontri fino a formare la Banda Mario, la più forte ed organizzata formazione partigiana delle Marche. Sarà lui a salutare la cittadinanza il primo luglio del 1944 quando i patrioti del 1° Battaglione Mario fanno il loro ingresso ufficiale nel centro urbano e sarà proprio lui il primo sindaco di San Severino finita la guerra.

Abbiamo iniziato il nostro percorso dall’albero di Bruno Taborro, partigiano settempedano, per poi proseguire fino al complesso San Domenico, deposito di armi di cui si appropriano i partigiani dopo l’8 settembre quando i soldati che alloggiavano lì scappano. In seguito ci siamo recati al Monumento dei caduti dove sorgeva a quel tempo quello eretto ad Ines Donati, eroina fascista, ed abbiamo visto le foto d’epoca. La nostra guida ci ha fatto poi notare che nell’attuale scritta del Cine-Teatro Italia ci sono ancora delle macchie più scure dove c’erano delle scritte inneggianti al duce. Abbiamo proseguito verso il carcere mandamentale dove venne imprigionato anche l’ebreo David Bivash che verrà poi deportato ad Auschwitz. La piazza è stata poi la meta successiva del nostro percorso proprio davanti alla ex caserma dei carabinieri in cui ci è stata raccontata la storia del maresciallo Giordano e la sua fuga per i vicoli della piazza per sfuggire ai tedeschi. Abbiamo ripercorso i passi del maresciallo in fuga fino al Borgo Conce. Abbiamo concluso la visita dei luoghi della Resistenza alla porta di San Francesco dove i tedeschi ed i fascisti si attestano ed inizia lo scontro con i partigiani piazzati nella zona del santuario di San Pacifico. La nostra guida Donella ci ha raccontato anche delle battaglie di Chigiano, Valdiola e dei tanti uomini e donne che si sono battuti contro il nazi-fascismo fino alla Liberazione. Sicuramente una passeggiata intensa di storia locale che si innesta allo studio della storia d’Italia e del mondo.

Gli alunni della 3ªA