"I negozi chiuderanno per il biciplan"

Ubaldo Traini, portavoce dei commercianti, si scaglia contro il progetto di isolare il centro dalle auto

"I negozi chiuderanno per il biciplan"

"I negozi chiuderanno per il biciplan"

PORTO RECANATI

di Giorgio Giannaccini

"Daremo anche noi una mano a raccogliere le firme, perché come categoria continuiamo a dire che il biciplan porterà alla chiusura di molti negozi, oltre a creare tantissimi disagi per i residenti". Lo afferma Ubaldo Traini, portavoce di commercianti del centro, che entra nel merito del nuovo piano della mobilità ciclabile annunciato la scorsa estate dall’amministrazione comunale di Porto Recanati, ma ormai contestato a più riprese.

E nel farlo, lui strizza così l’occhio alla petizione che i tre gruppi di opposizione (“Porto Recanati 21-26“, “Centrodestra Unito“ e “Civici Per Porto Recanati“) sono intenzionati ad aprire per far tornare sui suoi passi la giunta Michelini. In particolare, Traini si pronuncia fortemente contrario all’isola pedonale h24 che, secondo le tavole del biciplan, dovrebbe sorgere in corso Matteotti, dall’incrocio con via Toscanini fino all’intersezione con via Galilei.

"Già a ottobre ci eravamo mossi con Confartigianato, chiedendo al Comune di non attuare il biciplan e nemmeno di chiudere corso Matteotti – spiega Traini –. Così, avevamo incontrato in municipio l’assessore Lorenzo Riccetti e il sindaco Andrea Michelini, ma loro ci avevano risposto che ci sarebbe voluto tempo per dare vita a quel piano e quindi ci sarebbero state delle modifiche. In quell’occasione, entrambi non sono mai entrati nel dettaglio di quanto era stato stilato nel progetto. E anzi – aggiunge ancora –, sono state solo le opposizioni cittadine a illustrarci veramente cosa è previsto a livello di viabilità, durante l’assembla pubblica della scorsa settimana. A nostro avviso, il biciplan avrà un impatto assolutamente negativo e spariranno tanti parcheggi".

Però, le recriminazioni degli esercenti sono pure altre. "Quasi tutti i colleghi sono allarmati – riprende Traini –. Basti pensare all’isola pedonale al centro di corso Matteotti: come faranno i visitatori e turisti a entrare in paese? E la stessa problematica ce l’avranno i residenti. Se quel piano sarà attuato, salteranno molti negozi". Ed è per questo, osserva Traini, che la sua categoria vuole aiutare l’opposizione con la petizione. "Molti di noi sono pronti a farsi consegnare i moduli, per poi raccogliere le firme nella propria attività – assicura lui –. E ci faremo spalleggiare dalle minoranze, che ci vogliono aiutare nella nostra protesta. Siamo anche pronti a dialogare con l’amministrazione, affinché ci dica realmente cosa vuole fare. Il problema a oggi c’è ed è serio".