"Il 2023 è stato l’anno dell’immobilismo del sindaco"

Il consigliere Antognozzi fa le pulci al report della Piermattei: "La città è nel grigiore totale". Critica la Bravi.

"L’anno vecchio è finito, ormai, ma qualcosa ancora qui non va". Pensa a Lucio Dalla il consigliere di minoranza Tarcisio Antognozzi nel riflettere sull’anno appena trascorso. Un anno "nel grigiore più totale per la nostra città. Manca totalmente una strategia di sviluppo, un organico disegno urbanistico. L’amministrazione non riesce ancora a decidere dove costruire il nuovo municipio, già finanziato dai fondi per la ricostruzione; annaspa ancora alla ricerca di un progetto chiaro per la collocazione futura dei plessi scolastici: vuoi vedere che alla fine sposerà la nostra idea del quartiere scuola nel Rione di Contro?". Ancora più preoccupante, secondo Antognozzi, l’inerzia sulle grandi questioni e non vede salti di qualità per il turismo, "se non fosse per l’iniziativa della diocesi, il Museo dell’Arte Recuperata. Stendiamo poi un pietoso velo sulla nostra azienda di servizi, l’Assem Spa. Il 2023 ha sancito il fallimento dell’immobilismo del sindaco". La consigliera Tiziana Gazzellini rimarca l’assenza di personale esterno e quindi "l’assenza di una costante manutenzione. Il personale che manca all’Area Manutenzioni abbonda invece nell’ufficio dello Staff del sindaco per garantire il bombardamento di informazioni e di comunicati stampa. Cosa dire poi degli impianti sportivi? L’impianto Leonori è in una situazione disastrosa". La consigliera Debora Bravi rimarca l’assenza di un programma chiaro e definito di interventi Sisma e Pnrr e di un disegno unitario per valorizzare le potenzialità storico-artistiche. "La rigenerazione del centro storico si è limitata al rifacimento delle pavimentazioni delle vie e dei sottoservizi, di cui un solo tratto ad oggi è stato eseguito, con gravi carenze nella posa in opera a regola d’arte. Se si fa eccezione al Castello di Pitino, nulla è stato proposto nel Pnrr".

Gaia Gennaretti