Il primo giorno di urne aperte. Sindaci e consigli comunali, al voto un elettore su cinque

Affluenza al 19,59% nei 37 centri della provincia che devono scegliere il loro primo cittadino. Valori più bassi per le Europee: in provincia appena il 15%. Macerata 13,69%, Civitanova 11,25%.

Il primo giorno di urne aperte. Sindaci e consigli comunali, al voto un elettore su cinque

Il primo giorno di urne aperte. Sindaci e consigli comunali, al voto un elettore su cinque

Un elettore su cinque ha votato ieri, nella prima giornata di urne aperte, alle elezioni comunali che interessano 37 centri della provincia di Macerata. Alle 23 di ieri, dopo otto ore con i seggi aperti, l’affluenza per le amministrative ha sfiorato il venti per cento, attestandosi al 19,59%. A Recanati aveva votato il 20,87% degli aventi diritto, il 19,45% a Potenza Picena. Dati sopra il 30% solo a Sefro (32,5%), Fiastra (33,97%), Castelsantangelo (34,93%) e Monte Cavallo (39,29%). Più basso il dato delle Europee, che in provincia si ferma al 15,05%, un valore trainato peraltro dalle Comunali. A Macerata affluenza è al 13,69%, 11,25% a Civitanova.

C’è tempo fino alle 23 di oggi per votare sia alle Europee che alle Comunali. Chi non ha aspettato per andare alle urne sono i candidati a sindaco di Recanati e Potenza, i due principali centri della provincia chiamati a eleggere il sindaco e a rinnovare i consigli comunali. Sia i tre candidati del Comune leopardiano (l’uscente Antonio Bravi, il suo predecessore Francesco Fiordomo e lo sfidante di centrodestra Emanuele Pepa) che i due potentini (l’uscente Noemi Tartabini e l’ex parlamentare del Pd Mario Morgoni) si sono presentati alle urne nella giornata di ieri. Sono 37 i Comuni della provincia in cui si dovranno rinnovare le amministrazioni: 72 i candidati sindaci in corsa, oltre 90 le liste in appoggio. Solo a Recanati, se nessuno dei tre candidati dovesse superare il 50% dei voti, si andrà al ballottaggio tra due settimane. Otto, invece, i Comuni dove si è presentato un solo candidato: Colmurano (Mirko Mari), Loro Piceno (Robertino Paoloni), Poggio San Vicino (Sara Simoncini), Montelupone (Rolando Pecora), Sant’Angelo in Pontano (Vanda Broglia), Sefro (Pietro Tapanelli), Serrapetrona (Silvia Pinzi), Serravalle (Rinaldo Rocchi).

In questi casi l’unico avversario da battere sarà l’astensionismo. Affinché la votazione sia valida, infatti, occorre che almeno il 40% degli elettorali partecipi al voto e che almeno il 50 + 1% dei votanti abbia espresso la sua preferenza per l’unica lista in corsa. Altrimenti il sindaco non potrà essere nominato e verrà chiamato un commissario. Per i Comuni con una sola lista, insomma, già questa notte – quando saranno definitivi i dati sull’affluenza – si avrà un primo verdetto, ovvero il superamento o meno della soglia del 40% dei votanti; poi bisognerà aspettare lo scrutinio per certificare che almeno il 50 + 1% dei votanti abbia espresso la sua preferenza per l’unica lista in corsa. Ma a quel punto si tratterebbe quasi di una formalità.