Il rebus della gestione dell’acqua: "Buona la soluzione di Ciarapica"

Il Coordinamento dei movimenti marchigiani accoglie con favore l’ultima proposta: "Le riserve sui tempi sono pretestuose, in quanto è previsto un cronoprogramma dettagliato e potrebbe essere concessa la proroga".

Il rebus della gestione dell’acqua: "Buona la soluzione di Ciarapica"

Il rebus della gestione dell’acqua: "Buona la soluzione di Ciarapica"

"’Acqua pubblica Macerata’ è la prima proposta di soluzione per concretizzare la gestione pubblica dell’acqua, in quanto non presenta oggettivamente incompatibilità con la normativa ai fini dell’affidamento ’in house". È positivo il commento del Coordinamento marchigiano dei movimenti per l’acqua bene comune agli ultimi indirizzi dati alla questione dall’assemblea dell’Aato 3 che si è svolta giovedì. "La proposta di aggregazione promossa dalle attuali società di gestione del servizio e sostenuta dal sindaco di Macerata, Parcaroli - si legge in una nota del Coordinamento - è invece oggettivamente incongrua e pertanto destinata al naufragio, in quanto prospetta l’attuale frammentazione e non elimina la presenza del privato in una delle società operative". Il Coordinamento commenta poi le riserve espresse da alcune parti sull’ultima proposta uscita dall’assemblea in ordine alla mancanza di tempo, in rapporto alla naturale scadenza degli attuali affidamenti, per svolgere i passaggi amministrativi necessari: "Sono riserve pretestuose. In primo luogo perché non esiste un’alternativa a questo percorso se, rispettando le norme, si vuole davvero evitare che l’acqua finisca in mano privata. In secondo luogo in quanto la stessa proposta contiene un cronoprogramma dettagliato concretamente percorribile se vi è la reale volontà politica di farlo. In ultima analisi, anche laddove alla scadenza del termine, che peraltro non appare perentorio, si dovesse determinare un ritardo nell’ambito di un percorso ben incanalato lungo procedure prestabilite, è ipotizzabile la concessione di una breve proroga degli attuali affidamenti o comunque una soluzione di transizione". Quindi, per il Coordinamento marchigiano dei movimenti per l’acqua bene comune, meglio la proposta di Ciarapica rispetto a quella di Parcaroli. "Auspichiamo pertanto - conclude la nota - che la politica superando gli indugi e le manovre sin qui attuate converga su tale nuova proposta, fermo restando la possibilità di un suo perfezionamento tecnico. Per quanto ci riguarda, vigileremo su tale percorso denunciando eventuali interferenze e deviazioni particolaristiche e privatistiche ed in fase di redazione dello statuto della nuova società pubblica ci batteremo per la previsione di vincoli statutari per assicurare il reinvestimento degli utili di gestione esclusivamente nel servizio idrico e l’incedibilità delle quote societarie a soggetti diversi dagli enti comunali dei territori serviti".