Il ritorno dei turisti. Ristoranti al completo dai monti alla costa: "In tanti dall’Umbria"

Al Nido dell’Aquila di Montecavallo domeniche sold out fino a giugno. A Civitanova e Porto Recanati si prevede un fine settimana da record. Operatori alle prese con l’inflazione: in crescita i prezzi dei menù.

Il ritorno dei turisti. Ristoranti al completo dai monti alla costa: "In tanti dall’Umbria"

Il ritorno dei turisti. Ristoranti al completo dai monti alla costa: "In tanti dall’Umbria"

In vista delle festività pasquali ristoranti sold out nell’alto maceratese. Parola d’ordine? Tradizione. Sono pieni da tempo molti ristoranti della provincia che si preparano ad avviare la bella stagione con il fine settimana di Pasqua. A Montecavallo, Clarissa Budassi e suo papà, del Nido dell’Aquila, sono sold out fino a giugno: "Da tempo siamo pieni non solo per il weekend di Pasqua ma tutte le domeniche fino a metà giugno. In particolare a maggio, che è il periodo delle cresime e delle comunioni". A Pasqua menù fisso della tradizione, "non possono mancare agnello e coratella. Il costo delle materie prime è aumentato e anche noi, di conseguenza, abbiamo dovuto ritoccare un po’ i prezzi ma non eccessivamente".

Coratella e agnello, e poi dolci pasquali e primi della tradizione anche da Le Cortine, a Camerino: "Da più di un mese siamo pieni per il prossimo fine settimana. Abbiamo ricevuto tantissime telefonate, ma purtroppo il tempo non promette bene e quindi non potremo apparecchiare all’esterno". Il periodo di crisi fa sì che l’affluenza si concentri per lo più nel fine settimana, nei giorni feriali si lavora molto meno: "Durante la settimana – conferma il titolare, Francesco – non c’è troppo movimento. Abbiamo per lo più professori e studenti dell’università, operai. Nel weekend si lavora bene". E si guarda con ottimismo anche al ponte del 25 Aprile e al Primo maggio: "Abbiamo già qualche prenotazione, ma c’è ancora disponibilità". La poca affluenza nei giorni feriali è un problema che segnala anche Fabio Domizi di Pippo e Gabriella, a Sant’Angelo in Pontano: "Non abbiamo molta capienza ma siamo pieni e siamo contenti. Ci sono buoni segnali in generale, anche se il problema è che la clientela si concentra il sabato e la domenica. Tanti colleghi decidono di non aprire affatto durante la settimana. Per l’aumento del costo delle materie prime, per forza abbiamo dovuto ritoccare un po’ i prezzi, ma ci accontentiamo di poco a fronte di un aumento generalizzato". Anche a San Severino, città d’arte, Paolo Severini dell’hotel ristorante Due Torri si dice soddisfatto per le prenotazioni: "Siamo al completo sia per il ristorante che per l’albergo. È la prima volta da dopo il sisma che vediamo il pienone. In generale sta tornando il movimento, ma una grande mano ce la sta dando il Cammino dei Forti ancor più di altri cammini che passano per San Severino. È attrattivo anche il Cammino dei Cappuccini. Queste iniziative sono fondamentali per il lavoro nel nostro territorio e se i turisti hanno anche qualcosa da vedere è ancora meglio. D’altronde, cosa vogliamo di più? È un tipo di turismo che porta lavoro, non inquina ed è rispettoso del territorio e delle sue tradizioni". In merito ai prezzi "abbiamo ritoccato qualcosa sulla ristorazione perché purtroppo ci sono stati aumenti vertiginosi sulle materie prime, ma cerchiamo sempre di far stare le persone a proprio agio".