Inagibile dal terremoto del 2016. Lavori al santuario del Crocifisso

Partono i lavori post sisma nel convento dei Francescani di Treia per ripristinare l'agibilità del complesso danneggiato nel 2016. L'intervento, dal valore di 6,9 milioni, mira a restituire al santuario del Santissimo Crocifisso il suo antico splendore architettonico e culturale.

Inagibile dal terremoto del 2016. Lavori al  santuario del Crocifisso

Inagibile dal terremoto del 2016. Lavori al santuario del Crocifisso

Sono partiti i lavori post sisma nel convento dei Francescani di Treia. Si tratta di una parte dello storico santuario del Santissimo Crocifisso. L’intervento, che ha un importo di 6,9 milioni, ha l’obiettivo di ripristinare l’agibilità del complesso danneggiato dal sisma del 2016. "Si tratta di un’opera dal grande valore architettonico e culturale – spiega il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli –, oltre che un punto di riferimento dal punto di vista religioso. L’inizio dei lavori rappresenta dunque un momento importante per tutta la comunità". Il convento, il cui nucleo originale risale al XVII secolo, è di proprietà dell’ente morale Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori. Al termine dei lavori sui due piani, recupererà l’aspetto autentico che ne determina il carattere di pregio. Il santuario, invece, è di proprietà del Comune e si trova in fase di progettazione. Oltre al restauro pittorico e degli elementi decorativi, è prevista la demolizione dell’edificio monopiano realizzato nella seconda metà del ‘900 nella zona est, la rimodulazione delle quote di calpestio di piano terra, la conservazione ed il restauro dei pavimenti del porticato e del chiostro interno, la razionalizzazione degli spazi interni ed il superamento barriere architettoniche con implementazione del tessuto connettivo orizzontale e verticale. Gratitudine la esprime il consigliere di minoranza Andrea bozzoni a nome del circolo FdI di Treia. "Il santuario è un luogo simbolo antico e allo stesso tempo dalla fondamentale importanza nel futuro dei treiesi e non solo, visto il contesto in cui è collocato – dice –. Al commissario Castelli va perciò ancora una volta il nostro ringraziamento, insieme a quello da rivolgere con gratitudine all’intera struttura commissariale e a quanti in questo momento stanno lavorando sul campo al ripristino del convento dei Francescani e assiduamente nell’intera area del sisma". L’intero fabbricato sorge sulle rovine dell’antico insediamento pre-romano di Treia. A testimonianza dell’antichità dell’impianto originario è tuttora visibile la pianta di un anfiteatro nell’area adiacente al santuario, oltre ai frammenti ritrovati di epoca romana, a due pavimentazioni musive e a due preziose statue egizie, Iside e Serapide, rinvenute nel settecento. Gaia Gennaretti