Inclusione tra i banchi di scuola. Sedicenne disabile in gita: "Mai negata la partecipazione"

Il Comune interviene sul caso denunciato dai genitori della ragazzina: "Sempre assicurata la possibilità di un sostegno economico. C’è forte rammarico per l’equivoco che si è creato".

Inclusione tra i banchi di scuola. Sedicenne disabile in gita: "Mai negata la partecipazione"

Inclusione tra i banchi di scuola. Sedicenne disabile in gita: "Mai negata la partecipazione"

Con una telefonata ricevuta ieri mattina, Osvaldo Calzolaio e Giselda Pianesi hanno saputo che la figlia, disabile e bisognosa di assistenza, potrà andare in gita in Francia, sabato, come gli altri suoi compagni. Superati dunque gli ostacoli che, fino a domenica, sembravano costringere la 16enne a rimanere a casa.

Ma il Comune assicura di non aver mai "messo in discussione la possibilità per qualsiasi studente con disabilità di partecipare a gite scolastiche". A rimarcarlo è l’assessorato alle politiche sociali, che spiega come nessuna assistente sociale o funzionaria del servizio abbia mai negato il supporto. "Anzi, è stata sempre assicurata la possibilità di un sostegno economico secondo il percorso amministrativo più idoneo. Questa amministrazione, senza che che fosse mai accaduto in passato, ha sostenuto spese di assistenza per i viaggi d’istruzione, andando incontro alle esigenze delle famiglie e impegnandosi a implementare il servizio per gli studenti con disabilità. Una scelta, questa, anche in considerazione del fatto che l’assistenza scolastica ordinaria, cioè la presenza in classe di un educatore che affianca lo studente, non copre economicamente le gite, che invece sono coperte dall’insegnante di sostegno ed eventualmente da un’altra figura individuata dalla scuola. Per questo l’amministrazione, nell’ottica di una reale inclusione, ha voluto farsi carico di queste esigenze per stimolare una buona socialità".

Già dallo scorso anno, prosegue l’amministrazione, la studentessa ha partecipato al soggiorno studio grazie al contributo del Comune, in collaborazione con la scuola. Anche per il 2024 era stata preventivata la spesa in virtù del fatto che il percorso di studi della ragazza necessita anche di questi momenti di formazione e socializzazione. "Si ribadisce, perciò, che il Comune si è sempre impegnato a garantire il supporto previsto, anche nei confronti di altri studenti. C’è, però, il forte rammarico da parte che si sia creato un equivoco che si sarebbe potuto chiarire, in maniera rapida e collaborativa, rispetto a una modalità chiara e delineata (adottata da altre famiglie); una modalità che prevede un accordo scritto tra famiglia e cooperativa per garantire il contributo e un corretto abbinamento rispetto alle esigenze della studentessa o studente da accompagnare. Inoltre, laddove tale modalità non abbia il consenso della famiglia, il Comune si impegna comunque alla stipula di un accordo con la cooperativa e la scuola. Quanto al personale dei servizi sociali, il lavoro si è svolto come di consueto in maniera professionale e aperta alle esigenze della famiglia. A riprova c’è stata anche una tempestiva risposta (con la conferma di una piena copertura economica) alla richiesta formale della scuola. Un impegno, questo, garantito anche in via informale all’istituto per replicare il sostegno dello scorso anno. L’amministrazione comunale, quindi, ribadisce che i giovani, le famiglie e in particolare le persone con disabilità rappresentano una priorità, garantendo loro sia una piena disponibilità (anche economica) e collaborazione da parte degli uffici comunali, sia sostegni concreti e manifestazioni di sensibilizzazione sul tema dell’inclusione".

Una storia a lieto fine dunque. La la vicenda aveva causato tanta amarezza in questa famiglia: a pochi giorni dalla partenza erano emerse difficoltà organizzative che rischiavano di far saltare il viaggio di istruzione che la 16enne vorrebbe fare come i suoi compagni di classe.