LUCIA GENTILI
Cronaca

Indagato Pezzanesi: "Abusivi nei container, danno da un milione per le casse comunali"

L’ex sindaco di Tolentino dovrà rispondere di abuso d’ufficio. L’accusa: anche persone non sfollate nel villaggio di via Colombo,. per loro non può esserci il rimborso della Protezione civile.

Indagato Pezzanesi: "Abusivi nei container, danno da un milione per le casse comunali"

Indagato Pezzanesi: "Abusivi nei container, danno da un milione per le casse comunali"

L’ex sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi è indagato per abuso d’ufficio. Ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari svolte dai carabinieri sul villaggio container di via Colombo. Quest’area, sorta per ospitare chi aveva perso casa nell’emergenza sisma, in realtà è stata abitata negli anni anche da non terremotati. E questo ha comportato per il Comune un danno di quasi un milione di euro, in quanto la Protezione civile può rimborsare i costi sostenuti dall’amministrazione solo per gli aventi diritto, ovvero gli sfollati causa sisma. L’inchiesta è partita da un episodio accaduto nel gennaio 2023, che ha aperto il "vaso di Pandora". I militari della Compagnia di Tolentino erano intervenuti ai container per momenti di tensione tra la vigilanza e alcuni stranieri ospiti della struttura, che erano stati invitati dall’attuale amministrazione Sclavi a lasciare i moduli. Le indagini del Norm avevano permesso di accertare che i giovani erano tutti dipendenti di un’azienda del posto (l’ex Saipa) e che erano stati autorizzati ad alloggiare nella struttura di proprietà comunale in forza di un non meglio definito accordo di natura economica tra l’ente e la ditta. Una circostanza singolare per le forze dell’ordine, che avevano deciso di procedere con una serie di approfondimenti. È emerso che dal 2017 al 2022 sarebbero state messe in atto assegnazioni a numerose persone, le quali potevano usufruire dei servizi della struttura pur senza averne titolo. Il tutto, a spese della comunità. Nel novembre 2022 è emerso che il dipartimento di Protezione civile avrebbe provveduto alla liquidazione dei costi sostenuti dall’amministrazione per i soli soggetti titolati. Di conseguenza, quanto speso per i non aventi diritto sarebbe dovuto essere imputato al bilancio comunale. Non sarebbero state poi stilate graduatorie di merito né erano state seguite procedure formali nelle assegnazioni ai "non terremotati". Al termine di un’approfondita analisi, la Procura di Macerata ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Pezzanesi dovrà rispondere dell’accusa di violazione delle norme sisma e delle varie ordinanze di Protezione civile, in quanto, senza alcun atto dispositivo approvato, avrebbe consentito per cinque anni l’accesso e la permanenza nell’area container a persone non aventi titolo. Avrebbe così cagionato un danno economico di rilevante entità alla pubblica amministrazione per 902.840 euro, di cui 134.000 circa per le spese del vitto, imputate senza delibera di giunta e/o atto di indirizzo, al capitolo di bilancio per le Politiche di agevolazione della casa ed emergenza sociale. Gli inquirenti contano almeno una trentina di occupanti che vivevano una situazione di disagio ma non a causa del sisma. Nell’avviso di garanzia viene indicato un ulteriore capo d’imputazione per aver autorizzato l’accesso all’area dei 14 dipendenti dell’azienda, nessuno dei quali aveva titolo alla concessione del beneficio, con un danno anche in questo caso per la pubblica amministrazione di 47.518 euro.