La buona novella cantata da Marcorè

L’attore e Rosanna Naddeo portano sul palco i brani di Fabrizio De André e quelli dei vangeli apocrifi.

La buona novella cantata da Marcorè

La buona novella cantata da Marcorè

"La buona novella" una drammaturgia di Giorgio Gallione da De Andrè, con protagonisti Neri Marcorè e Rosanna Naddeo, è in scena domani alle 20.45 al teatro Feronia di San Severino. Lo spettacolo chiude la stagione in abbonamento promossa da Comune e Amat. Il progetto teatrale su La Buona Novella è pensato come una sorta di sacra rappresentazione contemporanea che alterna e intreccia le canzoni di Fabrizio de André con i brani tratti dai Vangeli Apocrifi a cui lo stesso autore si è ispirato. Prosa e musica sono montati in una partitura coerente al percorso tracciato nel disco del 1970. La buona novella è il primo concept-album dell’autore, con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale. "Compito di un artista – dichiarava De André – credo sia quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando però gli strumenti dell’arte: l’allegoria, la metafora, il paragone". La valenza ‘rivoluzionaria’ della Buona Novella sta più nella decisione di un laico come De Andrè di affrontare un tema così anomalo per la fine degli anni ‘60 che nei contenuti o nel taglio ideologico. L’elaborazione drammaturgica di Gallione, completa il racconto di De André trasformando La buona novella in uno spettacolo originale, recitato, agito e cantato da una compagnia di attori, cantanti e musicisti per i quali l’opera di De André è un ricchissimo patrimonio che, come ogni capolavoro, resiste all’assenza dell’impareggiabile interpretazione del suo creatore. Con Marcorè e Naddeo sono sul palco Giua (voce e chitarra), Barbara Casini (voce, chitarra e percussioni), Anais Drago (violino e voce), Francesco Negri (pianoforte) e Alessandra Abbondanza (voce e fisarmonica). Le scene sono di Marcello Chiarenza, i costumi di Francesca Marsella.