"La maggioranza chiarisca le ragioni del disavanzo. Sono state spese delle cifre che in realtà si dovevano accantonare"

I consiglieri di opposizione a San Ginesio chiedono spiegazioni sulla gestione finanziaria del Comune, evidenziando un passaggio da un avanzo a un disavanzo significativo. Criticano la mancanza di trasparenza e responsabilità da parte della maggioranza.

"La maggioranza chiarisca le ragioni del disavanzo. Sono state spese delle cifre che in realtà si dovevano accantonare"

"La maggioranza chiarisca le ragioni del disavanzo. Sono state spese delle cifre che in realtà si dovevano accantonare"

I consiglieri di opposizione Nicola Ferranti, Marco Scagnetti, Francesco Maria Compagnucci e Alessia Bracci chiedono chiarezza sul rendiconto di gestione del Comune di San Ginesio. "Innanzitutto ringraziamo gli uffici e il revisore dei conti dell’ente per il grande lavoro svolto quest’anno nel riportare nell’alveo della regolarità il bilancio comunale – spiega il gruppo –. Però non possiamo esimerci dal cercare di capire come si sia arrivati a questo punto. Crediamo che la maggioranza non possa presentare un bilancio con 436.000 euro di "perdite" (disavanzo) senza spiegare come siano state prodotte. Cosa è potuto succedere in un anno per passare da un avanzo di 708.578 euro a un disavanzo di 436.034? L’amministrazione, negli anni passati, ha speso cifre che avrebbe invece dovuto accantonare; non ha saputo gestire il turnover dei dipendenti comunali né ha saputo mantenere un congruo dimensionamento dell’ufficio finanziario e amministrativo. Siamo in disavanzo pur non avendo pagato i mutui sospesi per circa 2.400.000 euro".

La minoranza di San Ginesio Comunità Condivisa aggiunge che si sarebbe aspettata "un mea culpa per le azioni che dal 2018 ad oggi hanno portato l’ente in una condizione di disavanzo". "La maggioranza non solo non si assume chiaramente le responsabilità della situazione attuale – conclude l’opposizione –, ma sembra persino vantarsi di questo lavoro di regolarizzazione, che però dovrebbe avere l’onestà di dire si è reso necessario a causa essenzialmente degli errori commessi negli ultimi sei anni". Ricorda infine la difficoltà registrata dall’inizio del mandato nell’accedere agli atti (solo di recente mitigata).