PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

La mamma di Pamela in lacrime: "Momento atteso da sei anni, adesso la verità sui complici"

Alessandra Verni: la mia battaglia non finisce qui, non voglio che lui esca di prigione tra 10 anni. In aula pure Pietro Orlandi: "Porto la mia solidarietà, spero che la famiglia trovi un po’ di pace".

La mamma di Pamela in lacrime: "Momento atteso da sei anni, adesso la verità sui complici"

La mamma di Pamela in lacrime: "Momento atteso da sei anni, adesso la verità sui complici"

"È ciò che mi aspettavo da sei anni. È quello che speravo, ma la mia battaglia non finisce qui su eventuali altre responsabilità". Con la maglietta che raffigura il volto sorridente della figlia, Alessandra Verni, la mamma di Pamela, era commossa ieri sera, dopo aver sentito i giudici confermare la condanna all’ergastolo per Innocent Oseghale. "Oggi (ieri, ndr) è una vittoria per Pamela e per suo padre Stefano, che sono in cielo. Adesso non voglio che lui esca di prigione tra soli 10 anni. Oseghale deve pentirsi e dire chi era con lui". In piazza Cavour, tanti striscioni e foto hanno ricordato la povera ragazza: "Pamela voleva vivere – era scritto su uno di questi – e dei mostri le hanno spezzato tutti i sogni". "Ringrazio mio fratello – ha aggiunto la mamma riferendosi a Marco Valerio Verni, legale della famiglia –, essendo lo zio di Pamela, per lui è stato complicato. Ma dopo tre gradi che hanno sempre confermato la violenza sessuale, oggi la conferma dell’ergastolo era il minimo".

"Lo speravamo e auspicavamo – ha aggiunto l’avvocato Verni –. Per noi non si doveva arrivare a questo punto, la vicenda giudiziaria poteva essere chiusa già la scorsa volta. È stato un risultato sofferto che ha prolungato il dolore e l’agonia, ma siamo arrivati alla giusta conclusione. L’ergastolo è confermato". La famiglia però insiste sulla ricerca dei complici che avrebbe avuto Oseghale: "Abbiamo sempre detto e siamo convinti che ci sono altri responsabili, a vario titolo, in questa diabolica vicenda e continueremo a cercare la verità. Questo per noi è un risultato importante ma, per certi versi, parziale. Il fatto che sia stato confermato l’ergastolo potrebbe, in astratto, portare Oseghale a fare i nomi di eventuali complici che possono averlo aiutato dopo o che avrebbero dovuto aiutarlo, perché ricordiamo che i resti di Pamela sono stati lasciati chiusi in due trolley sul ciglio della strada". Annunciando una fiaccolata il 30 a Re di Roma, in occasione dell’anniversario della morte di Pamela, Alessandra Verni ha voluto anche indirizzare alcune parole ai familiari di Giulia Tramontano, la donna al settimo mese di gravidanza uccisa dal compagno: "Combattete e non mollate mai", ha detto tra le lacrime.

Al suo fianco, oltre ai familiari, c’erano anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e Barbara, la mamma di Desiree Mariottini, la sedicenne violentata e uccisa a Roma. "Viviamo lo stesso dolore – ha detto quest’ultima –. Viviamo un ergastolo di dolore e ogni giorno ci dobbiamo fare forza per sopravvivere. Sono qui per stare accanto ad Alessandra. Le cause aggiungono altro dolore a quello che già proviamo ogni giorno". "Era il minimo essere presenti e dare solidarietà ad Alessandra – ha dichiarato Pietro Orlandi –. Alessandra non potrà mai trovare la pace, ma mi auguro che un minimo di pace oggi possa trovarla con la certezza della pena".