La mobilitazione dei sindacati: "No alla privatizzazione dell’acqua, la politica trovi una soluzione"

Presidio di Cgil, Cisl e Uil davanti agli uffici che hanno ospitato l’ennesima assemblea dell’Aato 3 "I sindaci non riescono a trovare una mediazione: preoccupazione tra i lavoratori del comparto".

La mobilitazione dei sindacati: "No alla privatizzazione dell’acqua, la politica trovi una soluzione"

La mobilitazione dei sindacati: "No alla privatizzazione dell’acqua, la politica trovi una soluzione"

Cgil, Cisl e Uil hanno presidiato l’ingresso della sede della Provincia a Piediripa per ribadire che l’acqua è un bene pubblico. I sindacati uniti hanno fatto sentire la loro voce ieri mattina, mentre negli uffici si teneva l’assemblea dell’Aato3 con i sindaci della provincia, che da mesi cercano – senza successo – di trovare un accordo per arrivare a una società unica per la gestione del servizio idrico.

Al presidio in via Velluti hanno partecipato le rappresentanze delle aziende attualmente operative nella gestione del servizio idrico integrato come Apm, Atac, Assam, Acquambiente, Assm e altre del territorio.

Daniele Principi, segretario provinciale della Cgil, racconta come si è arrivati a questa situazione, con la gestione dell’Aato 3 scadrà a giugno 2025: "Il tempo sta scadendo – dice –. Quando la politica, invece di mediare gli interessi, non trova soluzione a queste problematiche, non fa avvicinare le varie posizioni in campo e l’unica soluzione si prospetta essere la privatizzazione. I lavoratori e i cittadini sono preoccupati, privatizzare sarebbe un grave danno. Vogliamo impedirlo". Un problema, quello dell’acqua, che si innesta anche in altri settori, in primis quello dei rifiuti. Principi sottolinea: "In un contesto dove il colore politico è lo stesso, si assiste a dinamiche simili in diversi ambiti. È pesante; nei settori fondamentali dei servizi pubblici locali la maggioranza è divisa. Questo comporta il rischio privatizzazione dell’acqua e pesanti aumenti per quanto riguarda la tassa sui rifiuti. Il tutto a danno dei cittadini". Rocco Gravina, della Cisl Macerata, rispetto alla questione acqua e alle ipotesi in campo per affidare la gestione, aggiunge: "Vogliamo l’acqua pubblica. La legge stabilisce questo. Il tempo sta scadendo, serve un intento unitario, all’assemblea".

Manuel Broglia, segretario della Uil, sui motivi del presidio dice, facendo un quadro della situazione: "Da mesi assistiamo a molte riunioni, ma la situazione resta in stallo. Vogliamo venga costituita un’azienda unica, in accordo con tutti gli amministratori, che sia un motore di un bene pubblico a cui è interessato tutto il territorio. La privatizzazione è un rischio che va scongiurato; più il tempo passa, però, e più quest’ipotesi si fa concreta. Vogliamo assolutamente evitarlo".

All’ingresso della sede della provincia, Cgil, Cisl e Uil hanno incrociato il presidente Sandro Parcaroli che, discutendo con i sindacalisti, ha detto: "Acqua pubblica, gestione pubblica. Serve una soluzione tecnica. Vogliamo prendere la via giusta anche per difendere i posti di lavoro".