
Il difensore Edoardo Ferrante
La Recanatese sta indubbiamente vivendo uno dei momenti più bui della sua storia recente. Contro il Roma City è arrivata la sesta sconfitta stagionale su altrettante partite ufficiali e in campionato i giallorossi sono sempre stati battuti con un gol di scarto. Segno inequivocabile di una evidente fragilità della squadra che, per svariate ragioni, non è mai riuscita ad indirizzare l’inerzia delle gare dalla propria parte. Ormai non è nemmeno più il caso di dire che tanti indizi fanno una prova perché il "male profondo" sta davvero rischiando di diventare endemico, sperando che non sia incurabile. Aggiungeteci poi le ingenuità, talvolta clamorose, come nel caso del rigore decisivo dei capitolini scaturito proprio dal più atteso e più esperto, ossia Bellusci, andato con il braccio largo su un innocuo traversone dalla destra per Camilli a dieci minuti dalla fine. Insomma un mix micidiale che sta relegando i giallorossi ad un malinconico ultimo posto e con prospettive grame, almeno a breve termine. Di sicuro la visione dovrà essere totalmente diversa: ipotizzare ora un torneo di avanguardia è pura e semplice utopia e riteniamo che pure tirarsi fuori dai guai, con questo andazzo, risulterà assai complesso.
"La partita è stata oggettivamente brutta – ha commentato il difensore Edoardo Ferrante –, nonostante i cinque gol. Non è stata divertente e nessuna delle due squadre ha espresso un grande calcio, soltanto che i nostri avversari sono stati probabilmente più pronti a sfruttare gli episodi. Da parte nostra abbiamo combattuto, ma credo ci sia stato un passo indietro a causa di questa mancanza di fiducia. L’unico fattore che può cambiare le cose in questo momento è un risultato positivo ma per ora non sta arrivando". E rischierà anche di farsi attendere ancora per parecchio al ritmo di tre gol subiti a partita: siamo arrivati a 13 in 5 gare, 16 se ci aggiungiamo pure il derby del turno preliminare di Coppa Italia con l’Ancona. Una media intollerabile e di fronte alla quale ogni discorso tecnico ulteriore è semplicemente… aria fritta. Cosa potrebbe accadere ora? Chiaramente sui social e nei punti di ritrovo i tifosi chiedono che cada qualche testa, come d’abitudine in questi casi ma probabilmente per Giacomo Filippi ci sarà un’ulteriore prova di appello visto che, chiuso il ciclo terribile. Domenica al Tubaldi arriverà l’abbordabile o quantomeno non trascendentale Notaresco dell’ex Quacquarelli (uno dei "tempi belli") che sinora ha racimolato tre punti, è a digiuno di vittorie e reduce dal capitombolo casalingo con l’Atletico Ascoli. Conoscendo certi meccanismi potrebbe essere questa l’"ultima chiamata", ma certo adesso pensare alle disgrazie altrui è inopportuno e fuori luogo.