"La sanità regionale è sull’orlo del baratro"

Il Partito democratico a supporto del sindaco Bravi: "Ci sono carenze di personale e tragiche liste d’attesa".

"La sanità regionale  è sull’orlo del baratro"

"La sanità regionale è sull’orlo del baratro"

Dopo il recente incontro del sindaco Antonio Bravi con Daniela Corsi, direttrice dell’Ast di Macerata, a cui aveva fatto seguito un duro j’accuse del primo cittadino nei confronti della giunta regionale, e le successive critiche di Lega e Fratelli d’Italia, interviene con una nota il Pd recanatese a supporto delle esternazioni del sindaco Bravi, prossimo alleato nelle elezioni amministrative del 2024. "Immaginiamo – scrive il Pd – che non sia semplice né per la Lega, né per Fratelli d’Italia, dopo che all’opposizione hanno per anni promesso di tutto e di più, ritrovarsi ora a giustificare il nulla evidente dell’azione politica in generale e sanitaria in particolare dopo un triennio dall’insediamento di Francesco Acquaroli". Il Pd ricorda nella sua nota la promessa dell’assessore alla sanità Filippo Saltamartini che avrebbe "riaperto gli ospedali anche nei piccoli centri, provvedendoli dei più moderni macchinari e del numero necessario e diversificato di personale. Possiamo invece constatare che mai come oggi la sanità regionale sia sull’orlo del baratro, con carenza di personale medico specialistico in ogni settore. Le liste d’attesa sono diventate una tragicommedia visto che sono ovunque impraticabili, mentre in campagna elettorale si prometteva la loro riduzione". Per il Pd c’è poco da vantarsi anche per i fondi del Pnrr "visto che la Regione Marche è in coda alle altre regioni come capacità di intercettarli, così come i fondi europei destinati alla sanità dove anche in quel caso indossiamo la maglia nera". Insomma, bocciatura netta della giunta definita "approssimativa e soprattutto confusionaria, basti pensare solo alla riforma delle Ast, che non fa altro che implementare i costi amministrativi, invece di investirli sulla carenza di personale medico o in macchinari specializzati, come la tac per Recanati. L’unica consolazione è data dal fatto che il tempo scorre anche per loro e presto si tornerà al giudizio dei marchigiani, che ricorderanno di certo le tante promesse fatte e non mantenute. Noi nel frattempo continueremo a vigilare, non per fare un dispetto alla maggioranza regionale, come sembrerebbe dalle reazioni dei rappresentanti recanatesi, ma per stimolare decisioni che migliorino le condizioni della nostra sanità marchigiana".