PAOLA OLMI
Cronaca

La storia guarda al futuro. Centro Studi, nuovi impegni

Rinnovato il Consiglio direttivo. Meriggi confermato nel ruolo di presidente "Un patrimonio unico frutto della ricerca portata avanti da tanti specialisti".

La storia guarda al futuro. Centro Studi, nuovi impegni

La storia guarda al futuro. Centro Studi, nuovi impegni

Poco più di un mese fa, il 23 aprile, è stato eletto il Consiglio direttivo del Centro Studi Storici Maceratesi in base al nuovo statuto riformato secondo le disposizioni del registro unico nazionale del terzo settore. Qualche giorno fa il Consiglio ha riconfermato come presidente il professor Alberto Meriggi e ha nominato Alessandra Sfrappini vice presidente, Sabrina Lisi segretaria, Ivano Palmucci tesoriere. Fanno parte del Consiglio anche Mariella Troscé, Giuseppe De Rosa, Bruno Pettinari, Massimo Lanzavecchia, Filippo Coppari Pieristè, Nazareno Toso e Giancarlo, figlio di Pio Cartechini il quale nel 1965 ha fondato il Centro insieme con Dante Cecchi e Aldo Adversi e ne è stato presidente dalla data di costituzione al 2016, anno della sua morte.

Per i fondatori il fatto che la storia si dovesse fare solo con i documenti era un assioma e questa originaria impostazione è stata ereditata, conservata e sempre più sviluppata nel corso degli anni. Con tali premesse sono state accennate dal neo Consiglio le prossime attività e impegni. Fra essi una giornata di studi, che si terrà ad agosto, per ricordare l’architetto militare maceratese Pietro Paolo Floriani. Altro impegno sarà il consueto convegno annuale che si terrà il 16 e 17 novembre prossimo all’Abbadia di Fiastra e che avrà come tema i "Viaggi nelle Marche e dalle Marche. Itinerari di fede, di cultura e di conoscenza". In tale occasione verrà presentato il volume n. 58, attualmente in preparazione, relativo agli atti del convegno dello scorso novembre. Meriggi è presidente del centro dal 2016 e, facendo un excursus dei lavori realizzati finora, spiega: "Dalla fondazione del Centro sono stati pubblicati gli atti di ogni convegno annuale in appositi volumi che formano la collana ‘Studi Maceratesi’. È unanimamente riconosciuto che non c’è pubblicazione sulla storia d’Italia che in quale modo interessi anche solo marginalmente le Marche, nella quale non vi siano citazioni riguardanti i volumi di questa collana. Tutto ciò che vi è scritto è documentato da consistenti apparati critici a pié di pagina e ogni contributo è stato il risultato di ricerche effettuate da specialisti. Grazie a questo oggi - continua - il Centro vanta un prezioso patrimonio unico nel panorama della ricerca storica locale a livello regionale e nazionale. In aggiunta alla collana sono state pubblicate - conclude Meriggi - piccole monografie nei ‘Quaderni del Centro di Studi Storici Maceratesi".