La vicenda Chienti verso la Procura L’avvocato Boschi scelto dalla Giunta

Opposizione sul piede di guerra, l’amministrazione prevede per il legale una parcella di 8.754 euro.

La vicenda Chienti verso la Procura  L’avvocato Boschi scelto dalla Giunta

La vicenda Chienti verso la Procura L’avvocato Boschi scelto dalla Giunta

Un avvocato assisterà la giunta nella vicenda dell’inquinamento di spiaggia e pista ciclabile del Chienti. Gian Luigi Boschi è il legale (parcella di 8.754 euro) scelto su indicazione dell’amministrazione che ha votato la consulenza il 26 luglio, alla vigilia della Conferenza dei servizi convocata per la validazione dell’analisi di rischio elaborata dal geologo Luciano Taddei e consegnata lo scorso gennaio in Comune. Per giustificare l’assistenza legale la giunta ripete più volte che la relazione di Taddei "è ancora da sottoporre a validazione" e che "per i risvolti giuridici e pratici appare necessario avvalersi di un legale in possesso di professionalità qualificata, che esami e valuti tutti gli aspetti della pratica, eccedenti l’ordinaria esperienza professionale amministrativa del personale dell’ente, e che possa approfondire le tematiche e supportare l’ente sia in sede di conferenza di servizi che nel confronto con la proprietà di gran parte dei terreni presi in considerazione nelle indagini". Alla Conferenza dei servizi si è arrivati in scia alle polemiche. Le minoranze hanno accusato l’amministrazione di un ritardo di mesi nell’emissione dell’ordinanza (solo ai primi di giugno) a tutela della salute pubblica, per impedire che le persone venissero a contatto con le sostanze cancerogene rilevate. La giunta, nel ripercorrere gli atti compiuti in questo periodo, parla di "sequela di atti adottata per l’attivazione del disposto dell’articolo 242 del decreto legislativo 1522006, relativo alle norme in materia ambientale, e specificatamente per intervenire sui siti inquinati. Procedura in cui non è previsto l’intervento del sindaco quale autorità sanitaria con i poteri di cui all’articolo 50 del decredto legislativo 2672000 e l’ordinanza ciò nonostante è stata emessa a titolo del tutto precauzionale". Nella delibera c’è la presa d’atto "delle osservazioni e richieste di accesso agli atti da parte di componenti del consiglio comunale e di associazioni che mettono in discussione la correttezza dell’operato dell’amministrazione in rapporto alle risultanze delle analisi di rischio comunicate a gennaio 2023 e ancora in attesa di validazione da parte la conferenza di servizi". Agguerrite su questo fronte le opposizioni, che stanno preparando un esposto alla Procura. La giunta in questa vicenda ha anche incaricato la ditta Sea Gruppo (3.900 euro) di effettuare una valutazione sulla relazione del geologo Taddei, un documento scomodo per l’amministrazione.

l. c.