DIEGO PIERLUIGI
Cronaca

Le antenne accendono la polemica: "Si riconosca il lavoro del passato"

I due gruppi di opposizione alla sindaca Giampaoli: "Ogni amministrazione ha dato il suo contributo alla crescita della città. Sugli impianti sapeva e ha nascosto ai cittadini quello che stava per succedere" .

Le antenne accendono la polemica: "Si riconosca il lavoro del passato"

Le antenne accendono la polemica: "Si riconosca il lavoro del passato"

A finire nel mirino dei gruppi di opposizione "Corridonia Insieme" e "Pensare Corridonia", guidati dall’ex vicesindaco Manuele Pierantoni, sono ancora le tre antenne installate in zona Cigliano, San Claudio, e San Giuseppe. "Ogni mandato ha portato con sé sfide uniche e progressi significativi – spiega la minoranza –. Tuttavia, ci troviamo ancora una volta a chiedere alla nostra sindaca di mostrare umiltà, nel riconoscere che il progresso non avviene nel vuoto politico. La crescita della nostra città si realizza perché ogni amministrazione ha dato un contributo e questo suo continuo denigrare il lavoro dei predecessori non fa onore al ruolo che lei ricopre. Ed è oltretutto paradossale, considerando che quasi metà dell’attuale giunta è costituita da persone del passato che lei continua a denigrare". L’opposizione, già in occasione del Consiglio comunale di marzo, quando fu approvato il regolamento per l’installazione degli impianti di telecomunicazione, aveva contestato il fatto che i residenti non erano stati avvertiti riguardo il piazzamento delle antenne. "In verità è sin dall’insediamento che questa amministrazione ha come modus operandi quello di gettare fango sulle amministrazioni precedenti – sottolinea la minoranza –. È avvenuto anche sull’episodio dei tre ripetitori piazzati nel nostro territorio. La sindaca, oltretutto, sapeva dal 23 giugno 2023, e ha taciuto, omesso, nascosto ai suoi cittadini quanto stava per accadere. Tutto ciò è quantomeno inaspettato da Giampaoli che un tempo, dai banchi dell’opposizione, definiva l’amministrazione precedente "omertosa". Come cittadini, abbiamo il diritto di essere coinvolti sulle decisioni che influenzano le nostre vite e il nostro ambiente. Il sindaco ha il dovere di non ignorare, come avvenuto per i ripetitori e come scritto nero su bianco nei documenti agli atti".