"Legge contro il consumo di suolo"

Coldiretti sottolinea la perdita di 15mila ettari di terreni agricoli e la necessità di una legge contro il consumo di suolo per proteggere la sovranità alimentare e l'economia nazionale.

"Persi 15mila ettari di terreni, occorre una legge contro il consumo di territorio". Coldiretti, nel salutare positivamente l’approvazione della legge che riconosce della figura dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio e sull’istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura, dice che si sono persi più di 15mila ettari di superficie agricola (-3%), con la conta che potrebbe aggravarsi ancora di più con le aperture legislative sulle autorizzazioni agli impianti fotovoltaici a terra contro le quali si è battuta in questi anni.

"Le aziende agricole rappresentano la prima linea della produzione di cibo e quindi sottrarre terreni significa indebolire la sovranità alimentare del nostro Paese e l’economia nazionale – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente Coldiretti – senza dimenticare l’opera di presidio al patrimonio naturalistico e culturale, maggiormente evidente in una regione rurale come la nostra dove la mano dei contadini è dietro fattori di grande attrazione turistica come la bellezza del paesaggio e la bontà dei prodotti agroalimentari. Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo in Parlamento per dare maggior sostegno alle attività agricole delle aree interne che attraverso attività legate alla filiera del legno, dell’energia, delle produzioni agroalimentare tipiche dei boschi come funghi e tartufi, gli allevamenti, la ristorazione e l’accoglienza agrituristica possono ampliare le possibilità di reddito attraverso attività veramente green e sostenibili".