L’inchiesta sul pallone. Il caso delle plusvalenze, prosciolto Silvio Pagliari

Il procuratore maceratese era finito sotto la lente della procura della Figc. Il procedimento nato dall’indagine sulle operazioni fittizie della Juventus.

L’inchiesta sul pallone. Il caso delle plusvalenze, prosciolto Silvio Pagliari

L’inchiesta sul pallone. Il caso delle plusvalenze, prosciolto Silvio Pagliari

Il procuratore sportivo maceratese Silvio Pagliari è stato prosciolto dalle accuse nell’ambito del procedimento disciplinare aperto dalla Federazione italiana gioco calcio. Il procedimento era scaturito dal secondo filone sportivo figlio dell’inchiesta "Prisma", l’indagine condotta dalla Procura di Torino che – partita da una serie di controlli di Consob e Covisoc – ha analizzato alcune operazioni di mercato poco chiare, effettuate da alcune squadre di calcio, in particolare dalla Juventus. La Procura piemontese, che ha dato avvio alle indagini prima di passare la "palla" ai pubblici ministeri di Roma, aveva ipotizzato il reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, con le quali la Juve avrebbe generato 155 milioni di plusvalenze fittizie.

Nell’ambito di questa vicenda, era stato aperto aperto un procedimento disciplinare dinanzi alla Commissione Agenti della Federazione italiana gioco calcio nei confronti di undici procuratori di calciatori: oltre al maceratese Silvio Pagliari, sotto la lente della procura federale erano finiti anche gli agenti Luca Ariatti, Michele Fioravanti, Giuseppe Galli, Gabriele Giuffrida, Davide Lippi, Vincenzo Morabito, Giorgio Parretti, Luca Puccinelli, Antonio Rebesco e Tullio Tinti.

I procuratori erano stati sentiti poco prima di Natale per dare la loro versione e ora è arrivato il verdetto. Il procedimento disciplinare dinanzi alla Commissione Agenti Figc, riferito al filone Juventus e ai rapporti del club bianconero con gli agenti sportivi, si è concluso con il proscioglimento degli agenti coinvolti. La Commissione, infatti, ha ritenuto non fondati gli elementi probatori forniti dalla autorità ordinaria e dalla procura federale Figc, rappresentata da Giuseppe Chiné. Tra gli agenti prosciolti anche Silvio Pagliari, ritenuto altrettanto non colpevole in riferimento ai comportamenti sottoposti a verifica.