ANTONIO TUBALDI
Cronaca

L’ultima corsa di Bravi con la pista ferma al palo

Il maratoneta azzurro lascia con il rimpianto per l’impianto di atletica mai sistemato allo stadio. Il sindaco: "Faremo interventi di manutenzione".

L’ultima corsa di Bravi con la pista ferma al palo

L’ultima corsa di Bravi con la pista ferma al palo

Attacca gli scarpini al chiodo il maratoneta azzurro recanatese Paolo Bravi, presidente del Grottini Team e attuale responsabile della nazionale di ultra maratona maschile. Lo ha fatto correndo con successo la Spartathlon, l’ultramaratona che si è svolta nei giorni scorsi tra Sparta e Atene. Impossibile per lui, però, abbandonare definitivamente il mondo delle competizioni. "Sarò certamente – assicura – sui campi di gara, sono e rimango organizzatore ed allenatore". Per lui l’amarezza di non vedere ancora sistemata la pista di atletica presente allo stadio Tubaldi che, anzi, ha subito ulteriori danni, tanto da essere inutilizzabile per qualsia gara, a seguito dei lavori per l’adeguamento del campo sportivo alla serie C, campionato dove oggi milita la squadra di calcio della Recanatese.

Bravi si è sempre augurato che l’Amministrazione non si limitasse a realizzare "opere di rattoppo sull’impianto, perché la pista potrebbe a quel punto essere solo utilizzata per gli allenamenti degli atleti, ma potesse decidere di buttarla tutta per aria e rifarla nuova con una spesa di circa 400 500 mila euro. Questo comporterebbe anche che la struttura, a quel punto, possa essere omologata anche per le gare di meeting internazionali". È lo stesso sindaco Bravi, però, a gelare la sua speranza confessando che non c’è minimamente né l’intenzione né i soldi necessari per rifarla nuova, ma si sta lavorando per una sua "importante manutenzione. Abbiamo in cassa – spiega Bravi – dei residui di finanziamenti utilizzati l’anno scorso per stadio e palazzetto e ora stiamo valutando gli interventi necessari da fare sulla pista d’atletica per renderla una struttura in condizioni migliori rispetto a quelle attuali. Ci sono stati anche qualche piccolo danno dovuto ai lavori per lo stadio e quindi dobbiamo intervenire per forza e io mi auguro di poterla riconsegnare all’Atletica prima della scadenza del mio mandato perché cerco sempre di mantenere le promesse fatte".

Nel campo, oltre ai calciatori, oggi si allenano anche circa 200 atleti tesserati con la società dell’Atletica Recanati che lamenta come tutto sembri essere in funzione solo del calcio dimenticando che lo stadio è intitolato a Nicola Tubaldi, atleta recanatese morto nell’ottobre 1990 che aveva conquistato nel 1961 il titolo di Campione Italiano C.S.I. nei 600mt. Il sindaco Bravi, però, promette tutto il suo impegno per sistemare la pista di atletica anche se non nasconde "la sofferenza della struttura comunale che si presenta, rispetto al passato, con qualche dipendente in meno pur essendo chiamata a sostenere un onere gravoso come quello del Pnrr che non è soltanto partecipare ad un bando o fare un progetto, ma è un qualcosa che impegna tutta la struttura per il complesso iter burocratico, specie per le rendicontazioni".