LUCIA GENTILI
Cronaca

L’ultimo regalo di Giuseppe: "Donati fegato e cornee, nostro padre vive ancora"

Il 72enne petriolese Zafrani è morto mercoledì in ospedale, poi l’espianto. Le figlie: "Il dolore resta, ma ci aiuta sapere che babbo continua a fare del bene".

Giuseppe Zafrani, 72enne di Petriolo, si è spento dopo essere stato colpito da un malore in casa

Giuseppe Zafrani, 72enne di Petriolo, si è spento dopo essere stato colpito da un malore in casa

"Sapere che grazie a nostro padre è stato salvato qualcuno ci ha dato pace, pur nel dolore. È come se babbo continuasse a vivere in altre persone". A parlare sono Daniela e Monica, le figlie di Giuseppe Zafrani, il 72enne di Petriolo, molto amato e benvoluto in paese, che si è spento mercoledì all’ospedale di Macerata. Era stato colpito da un malore improvviso nella notte tra sabato e domenica, in casa. La famiglia – le figlie e la moglie Patrizia, gli amori della sua vita – hanno acconsentito alla donazione di organi e tessuti. L’espianto è avvenuto in ospedale a Macerata, dove un’équipe multidisciplinare del circuito Nord Italia Transplant ha prelevato fegato e cornee (queste ultime destinate alla Banca degli occhi di Fabriano). Giuseppe aveva ancora la vecchia carta d’identità, quindi non aveva firmato il modulo per la dichiarazione di volontà, ma aveva espresso il suo desiderio diverse volte. "Ne parlavamo a casa, come parlavamo di tutto – continuano le figlie –, e siamo stati sempre d’accordo, per tutti e quattro, di procedere con la donazione degli organi quando purtroppo sarebbe stato il momento. No accanimento terapeutico, sì donazione organi. Fa parte proprio della nostra "cultura familiare", diciamo. E l’altra sera ci è bastato sapere che sarebbe stato possibile procedere con la donazione per avere almeno un po’ di serenità interiore. Il dolore resta, ma sapere che babbo continua a fare del bene ci aiuta tanto".

La moglie di Zafrani e le figlie vogliono ringraziare medici e operatori: "Siamo rimaste colpite dal personale del 118 prima e della terapia intensiva poi. Siamo state coccolate e Giuseppe è stato trattato con cura fino all’ultimo. Questo ha fatto la differenza anche nella scelta della donazione degli organi, sapere che fosse in buone mani. Siamo state informate dal personale in ogni passaggio, e rassicurate". Zafrani era stato per tanti anni manutentore delle cliniche Villalba di Macerata e Villa Pini di Civitanova. In passato aveva fatto anche il giardiniere. Attualmente era in pensione. "Sempre puntuale e attivo, pronto a dare supporto pratico, scandiva le abitudini di tanti petriolesi, che lo vedevano passare ogni giorno – ricordano i familiari –. Disponibile con tutti, senza retorica. Inutile dire che ci mancherà immensamente. L’amore ricevuto questi giorni ci ha fatto sentire una profonda vicinanza da parte della comunità". Un abbraccio che si è sentito anche ieri pomeriggio, in una chiesa dei SS. Martino e Marco pienissima, per il funerale. Si tratta della terza donazione avvenuta nel 2024 (la prima a inizio anno e la seconda ad agosto). Mentre nel 2023 c’erano state tutte opposizioni, con donazioni allo zero.