LUCIA GENTILI
Cronaca

Malore fatale in auto, muore papà di 56 anni

Fabio Palmieri è stato trovato senza vita nell’area dietro al Castello della Rancia. Il suocero era deceduto lunedì a causa di un incidente

Malore fatale in auto, muore papà di 56 anni

Malore fatale in auto, muore papà di 56 anni

di Lucia Gentili

Suocero e genero muoiono a distanza di un giorno e mezzo. Tolentino è sconvolta e addolorata per l’improvvisa scomparsa del 56enne Fabio Palmieri, genero di Mario Merlini, l’85enne deceduto lunedì sera, poche ore dopo essere stato trasportato in eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona in seguito all’incidente col trattore. Ieri mattina Fabio, padre di due figli, è stato trovato senza vita nella propria auto, nell’area dietro al Castello della Rancia; secondo le ricostruzioni, sarebbe uscito per fare alcune commissioni. Gli operatori del 118 giunti sul posto, purtroppo, non hanno potuto che constatarne il decesso e hanno allertato i carabinieri; questi hanno confermato il decesso per cause naturali. Si sarebbe trattato di un malore fatale. Una doppia tragedia per la famiglia, che piange due cari in pochissimo tempo e alla quale l’intera comunità si stringe. Il 56enne lascia l’amata moglie Rita (che quindi ha perso padre e marito), i due figli Lucrezia e Giacomo, e le sorelle Belinda e Chiara. Intanto, dopo il riscontro diagnostico, è stato fissato il funerale per Merlini: domani alle 16 nella parrocchia di San Catervo (faceva parte della confraternita). Dalle 10 di oggi, sempre per Mario, viene allestita la camera ardente alla sala del commiato Terracoeli. Ancora da fissare, invece, l’ultimo saluto per il genero Fabio. Operaio, era un grande appassionato di fotografia, in particolare di fotografia naturalistica e di astrofotografia. Era da sempre anche il fotografo "ufficiale" della Passione di Cristo alla Bura. "Fabio è stato per noi una colonna portante – dice infatti l’associazione organizzatrice ’Don Primo Minnoni’ –. Da esterno al gruppo, si è sempre occupato dei video e delle foto con sensibilità, competenza e nella gratuità, trasferendo la sua grande passione ai figli. Tutta la famiglia era impegnata durante la sacra rappresentazione della Passione. Lascia un grande vuoto". "Mi colpivano – aggiunge la regista Ada Borgiani – la sua capacità di vivere grandi passioni come la fotografia e le stelle e la sua curiosità. Un uomo buono e generoso, acuto e paziente. Un collaboratore e un amico su cui contare. Mi mancherai Fabio. Mancherai a tutti". "Pieno di entusiasmo e al tempo stesso discreto, sempre col sorriso", afferma Elsa Fianchini. "Una persona come Fabio farà sentire la sua assenza – conclude l’ufficio stampa Barbara Olmai –. Lo ricorderemo nei suoi lavori, foto e video, che ora avranno un significato ancora più profondo per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo".