"Mar Rosso, vantaggi dalla crisi"

La situazione di guerra sul Mar Rosso potrebbe favorire le imprese italiane, come accadde con il Covid. Il ritardo delle merci e i costi di trasporto elevati potrebbero spingere i clienti a rivolgersi al mercato interno, portando benefici temporanei alle aziende italiane.

"La problematica situazione di guerra sul Mar Rosso potrebbe rivelarsi un vantaggio per le imprese italiane, un po’ come lo fu il Covid". Gianni Bernacchini, titolare della Edilvetri di Corridonia, che fa specchi da arredamento che vengono venduti principalmente in Italia, dice che "per il ritardo delle merci, il costo delle assicurazioni quadruplicato, l’aumento dei prezzi diffuso, molti clienti potrebbero tornare a rivolgersi al mercato italiano. Ancora non se ne vedono, e in ogni caso sarebbe un vantaggio a mio avviso di pochi mesi. Ma come fu durante l’emergenza Covid, che estromise la Cina dal mercato, ora molta merce dall’est arriva con almeno 15 giorni di ritardo, e con costi di trasporto di gran lunga più elevati. Negli anni Covid noi fatturammo un 30% in più del solito". Le navi che vengono dall’est, non potendo percorrere il canale di Suez, spiega Bernacchini, circumnavigano l’Africa. "Questo è un netto svantaggio per i porti italiani come Genova o Trieste, che so stanno lavorando la metà del solito. Le navi arrivano al nord europa, ma potrebbe rivelarsi una buona cosa per le ditte italiane perché permetterebbe di riscoprire il mercato interno, italiano ed europeo, così come era stato negli anni Covid".

l. f.