Maxi frode sull’accoglienza in un albergo degli sfollati: lingotti d’oro con i rimborsi

Udienza preliminare per tre imputate: una condanna, una assoluzione e un rinvio a giudizio

Maxi frode sull’accoglienza in un albergo degli sfollati: lingotti d’oro con i rimborsi

Maxi frode sull’accoglienza in un albergo degli sfollati: lingotti d’oro con i rimborsi

Un rinvio a giudizio, una assoluzione e una condanna per la maxi frode sull’accoglienza agli sfollati del sisma. Si è chiuso così ieri il processo per la vicenda dell’Hotel 77 di Tolentino, scoperta dalle indagini della Guardia di finanza. Dopo le scosse del 2016, in convenzione con la Regione l’albergo aveva ospitato numerosi sfollati, nonché gli appartenenti alle forze dell’ordine intervenuti per dare assistenza in quel momento difficile, e rimasti anch’essi senza caserme o strutture alternative. Per ciascuno di questi, era previsto un rimborso calibrato sul tipo di accoglienza offerta: solo pernottamento, mezza pensione o pensione completa. In un anno, i gestori avevano preso oltre un milione e mezzo di rimborsi da Regione e Prefettura. Ma nel 2018 la società era stata dichiarata fallita. Questo era stato un campanello di allarme, che aveva fatto scoprire che al fisco non era stato denunciato nulla di quanto incassato. Erano partiti accertamenti ulteriori, ed era venuto fuori che tutti gli ospiti avevano soggiornato ogni giorno, e sempre a pensione completa. Con le indagini, era emerso che i soldi incassati dai gestori erano stati trasformati, tra le altre cose, in lingotti d’oro. Con una perquisizione nelle abitazioni dei gestori, ne furono sequestrati 19. Il resto delle somme era stato girato su altre società riconducibili alla famiglia. Così erano finiti sotto accusa i fratelli Renato e Daniele Mari, la madre Clara Valeri e le mogli dei due, Genny Coppari e Yaimeri Sanchez, accusati in un primo momento di truffa ai danni dello Stato e bancarotta fraudolenta. Ieri, davanti al giudice Giovanni Manzoni si è tenuta l’udienza preliminare per le tre imputate, tutte difese dall’avvocato Giovanni Bora. Clara Valeri è stata rinviata a giudizio, e per lei il processo si aprirà il 28 maggio. Sanchez è stata assolta. Coppari invece è stata processata con il rito abbreviato; il pm Enrico Riccioni ha chiesto due anni e mezzo, e il giudice ha inflitto la pena di due anni di reclusione, con la condizionale. I due fratelli Mari invece hanno patteggiato tempo fa.

Paola Pagnanelli