"Mercato ittico, nessuna esclusione dei familiari"

Il presidente De Santis fa chiarezza sulla modifica del regolamento finita al centro della discussione: "Ci sono persone pagate per fare questo servizio".

"Mercato ittico, nessuna esclusione dei familiari"

"Mercato ittico, nessuna esclusione dei familiari"

Modifiche al regolamento del mercato ittico di Civitanova, mettendo mano anche all’articolo che prevede che gli armatori possano provvedere alla vendita dei loro prodotti attraverso i familiari - ruolo che a Civitanova svolgono le mogli dei pescatori - torna sulla questione Giuliano De Santis, presidente di Assoittico. Chiarisce che "c’è stato un equivoco se qualcuno ha pensato che l’obiettivo fosse quello di eliminare la presenza dal mercato delle donne. È vero che vogliamo mettere mano al comma due dell’articolo 20, che disciplina tra l’altro anche questo aspetto, ma solo come presa d’atto che c’è già il personale che svolge la funzione di evidenziatura del prodotto e che già provvede alla vendita del pescato. Sono tre le persone pagate per questo servizio, per metà da Assoittico e per l’altra metà dagli armatori. Sotto quest’ottica volevamo discutere questo articolo, ma senza alcuna volontà di esclusione di nessuno. Per la nostra associazione è importante questo chiarimento". Il problema è sorto perché tra le modifiche al regolamento proposte da Assoittico, e che verranno affrontate in un’assemblea che convocherà l’assessore alla pesca Francesco Caldaroni, presente insieme all’associazione dei commercianti e dei venditori del pesce anche il Cda del mercato ittico e le cooperative di pescatori, c’è anche lo stralcio del comma 2 dell’articolo 20, in cui si dice che "i produttori provvedono alla vendita dei loro prodotti oltre che personalmente anche a mezzo di familiari o di persone da esse dipendenti, preventivamente autorizzati dalla direzione del mercato".

Lorena Cellini